Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <358>
immagine non disponibile

358
Claudio Carli
sdegno, rivolgendosi ai governanti italiani: Non bastava che operassero così i barbari austriaci! .85>
Ad ogni modo il chiaro invito ad una maggiore determinazione da parte del governo, continuerà per tutti i mesi successivi, divenendo anzi sempre più esplicita verso la fine dell'anno. Il Corriere nazionale di Torino86) avrà infatti parole molto pesanti verso l'atteggiamento umiliante del governo, la cui spedizione di nuove forze in Africa altro non era che un espediente per salvare la faccia davanti al mondo intero, lasciando alla diplomazia inglese il compito di toglierci dai guai col Negus.87)
Sullo stesso argomento interverrà, pochi mesi dopo, anche l'Opinione conservatrice di Bologna,88) rallegrandosi del fallimento della missione di pace inglese, giacché non era certo auspicabile sottoscrivere un trattato di pace con popoli barbari, della cui lealtà non era assolutamente possibile fidarsi. Proprio in relazione a questo, il giornale bolognese non riusciva a capacitarsi del tempo che si andava perdendo, invece di dare inizio finalmente ad un'azione energica contro l'esercito abissino.89)
Questa posizione così decisa troverà un suggello autorevole dalle colonne del Moniteur de Rome, il quale, rivolto a coloro che ancora nutrivano dubbi sulla legittimità dell'azione coloniale, poteva garantire l'appoggio convinto della Santa Sede all'intero processo di colonizzazione, assicurando che Leone XIII s'est efforcé de donner à cette grande oeuvre toute l'impulsion que les besoins nouveaux comportent [...]; il ne travaille pas seulement pour la foi et l'Evangile, mais aussi pour les intéréts moraux et matériels des puissances colonisatrices .9)
Un deciso sostegno alle tesi espansioniste venne anche dai fondatori dell' Associazione per il soccorso dei missionari cattolici italiani, nata
85) Messaggere di Cremona, 30 luglio 1887; Cronaca politica.
86) Sul finire del 1886 la proprietà del Corriere di Torino fu rilevata dal-l'aw. Stefano Scala, che nel corso del 1887 mutò il titolo in Corriere nazionale, giornale che mantenne le sue caratteristiche di sostegno all'ipotesi conciliativa fino al 1895, quando, per gravi motivi finanziari dovette fondersi con l'Italia reale, un quotidiano apertamente intransigente. Questo fatto può essere stato all'origine del­l'equivoco nel quale è probabilmente caduto Angelo Majo, il quale, analizzando le caratteristiche dei vari quotidiani cattolici nati negli ultimi decenni dell'Ottocento, colloca 11 Corriere nazionale tra i giornali di obbedienza intransigente, cfr. A. MAJO, La stampa cattolica italiana, Milano, N.E.D., 1984, p. 92.
87) Corriere nazionale, 4 novembre 1887, I figli di Machiavelli.
88) L'Opinione conservatrice sostituì nel corso del 1887 la Gazzetta amministrativa, rimanendo in vita fino al 1895, cioè fino alla scomparsa del suo fondatore, Augusto Malvezzi Campeggi. È necessario precisare che l'analisi delle posizioni dei due periodici bolognesi si è potuta sviluppare in maniera assolutamente parziale, limitata all'anno 1886 per la Gazzetta amministrativa e ad alcuni numeri del 1887 per l'Opinione conservatrice, non essendo stato possibile consultare l'archivio della famiglia Malvezzi Campeggi, conservato presso l'Archivio di Stato di Bologna, ma non accessibile al pubblico.
89) Opinione conservatrice, 28 gennaio 1888, Rivista politica.
W Moniteur de Rome, 7 ottobre 1887, La potitique coloniale allemande et les Missione.