Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <360>
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Claudio Carli
la cui simpatia e riconoscenza erano fondamentali, per lo sviluppo di nuove e sempre più fiorenti colonie.94)
Va qui senz'altro sottolineato il fatto che, per lo Schiaparelli, l'espan­sione coloniale non doveva essere intesa come conquista militare, ma come azione pacifica e civilizzatrice, doppiamente benefica, per le nazioni colonizzatrici, ma anche per quelle colonizzate, verso le quali esisteva una sorta di diritto-dovere delle nazioni più evolute, impegnate moralmente a diffondere i risultati positivi della civilizzazione moderna, aspetto questo messo in evidenza anche nell'intervento svolto all'assemblea generale del­l'associazione da un altro noto scienziato, favorevole al progetto, il rosminiano Antonio Stoppani, secondo il quale la lotta contro la barbarie è un peso gravissimo, imposto alle civili nazioni dall'umanità e dalla giustizia, e l'Italia ha il dovere di portarne la sua parte.95)
L'iniziativa, promossa dalla Rassegna nazionale raccolse ovviamente ampi consensi da parte di tutta la stampa conciliatorista; ben diversa, invece, l'accoglienza degli intransigenti, perfettamente coscienti delle moti­vazioni conciliatoriste alla base dei programmi dell'associazione. La Scuola cattolica prenderà le distanze dall'iniziativa, affermando: non sarà fatale il voler italianizzare le missioni? [...] L'Italia ha la smania delle colonie, e per esse si vogliono strumento le missioni .**>
Da notare qui soprattutto la profonda contraddizione con quanto sostenuto, in più occasioni, da quasi tutta la stampa intransigente, critica verso la politica coloniale del governo, tra gli altri motivi, anche perché essa non teneva conto dell'eccezionale beneficio che avrebbe ottenuto, appoggiando le iniziative dei missionari cattolici italiani.97)
Diverso fu invece l'atteggiamento della stampa intransigente nei confronti dell'iniziativa a favore degli emigranti, promossa da mons. Scala-brini,98) esaltata e magnificata in quanto coperta dallo scudo dell'appro-
w) Rassegna nazionale, voi. XLI, 1 maggio 1888, Associazione nazionale per soccorrere i missionari cattolici italiani, pp. 138-143.
55) Rassegna nazionale, voi. XXXIX, 16 gennaio 1888, Associazione nazionale per soccorrere i missionari cattolici italiani, pp. 227-265.
56) Scuola cattolica, a. XV, voi. XXIX, 3 maggio 1887, L'Associazione per il soccorso dei missionari e il sacerdote Nicora,
VI) Osservatore romano, 15 luglio 1885, La Chiesa e la politica coloniale italiana.
08) L'interesse del vescovo di Piacenza per il fenomeno migratorio vide il prelato impegnato in innumerevoli interventi pubblici, tesi a sensibilizzare opinione pubblica e classe politica sul problema, anche attraverso l'elaborazione di tutta una serie di proposte legislative, per porre il fenomeno migratorio sotto il diretto controllo statale {sanzioni agli arruolatori, accordi con gli Stati americani per il soccorso ai nostri emigrati, creazione di scuole, ecc.). Il vero merito dell'azione dello Scalabrini fu però quello di non essersi limitato a discutere sul problema, ma di essere passato direttamente all'azione, creando, nel 1887 a Piacenza, un'associazione di patronato, scambiata all'inizio per un comitato provinciale della più nota associazione in favore dei missionari, e che nel 1894 divenne la Società di San Raffaele . Nello stesso anno 1887, mons. Scalabrini darà vita anche ad una congregazione di sacerdoti missionari, che dal 1892 prenderà il nome di Congregazione di San Carlo Borromeo, incaricata di provvedere all'assistenza religiosa degli emigranti.