Rassegna storica del Risorgimento

1820-1821 ; ELBA (ISOLA D')
anno <1921>   pagina <118>
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116 M. Menghini
sante parole della nostra speranza - Dio e il Popolo - francese, di colore rosso, orlato a lutto colle parole - Liberto, EgaliU, 3rar éernitéi SoUclarité et Union socialista1- Polacco, co' suoi emblemi -Ungherese, e l'Alemanno, che i demooratici vollero puramente rosso, senz' alcun motto. Tutti questi vessilli erano spiegati in un sol rango; 6. altre due bande tedesche chiudevano la colonna. Veniva in appresso la democrazia, riunita senza distinzione di nazione, e divisa solo da file di sei per sei, abbracciati nel vin­colo della vera fraternità.
La colonna era certamente composta di più di 7000 per­sone, e seguivala poi immensa folla di popolo plaudente. Per­corse la via Bowery fino ad Astor Place, quindi Broadway sino airirvmg House. Colà era stato ospitato il Kossuth, al quale l'Avezzana offrì la bandiera rossa e 1 indirizzo scritto in fran­cese , che egli accolse con entusiasmo: poi, quando si fu affacciato alla loggia del suo appartamento, e 1* Avezzana gli ebbe rivolte poche, ma franche parole che tutti intesero , (1) il Kossuth volle gli fosse letto subito l'indirizzo dei Gomitati, (2) e scusa-
(1) I democratici dello vario nazioni dEuropa, martiri dell'oppressione, oggi franiti promiscuamente come fratelli olio non aspirano* che a volere la rigenerazione dei loro x>aesi, ed un governo protettore" dei diritti del Popolo, vi presentano la bandiera della democrazia europea, in prova d'ammirazione per i vostri fatti eroici d'azione e d'amore per la libertà ed indipendenza d'Ungheriaj e ve la presentano come simbolo di vera fratellanza, e come pegno d'unione nella lotta prossima contro i dominatori d'Europa, e d'un affratel­lamento che opererà il benessere delle popolazioni *,
(2) Lo tradusse e lo pubblicò, perchè autorizzata , V Italia e Popolo, nel n. del 2 gennaio 1852. Era il seguente:
M cittadino Kosmth.
Gessato il frastuono delle feste, e diradata quella folla che entusiasta accorreva intorno a voi, nella melanconica quiete del silenzio, che dopo l'agi­tazione di un trionfo chiama lo spirito a serie riflessioni, io vi stringo la dèstra in nome dell'Italia, in nome dei martiri lolla libertà, in nome della Demo­crazia Universale.
Tacita dimostrazione ò la nostra d'amore e di speranza; è patto supremo e irretrattabile di unione e di affratellamento. Un avvenire pia bello e più glorioso d'ogni passato sta a noi dinanzi. 1 tiranni coperti dell'egida del bar­baro dello sventurato ma grande vostro paese, del cruento carnefice delle eroiche vostre falangi, sancirono un trattato d'alleanza contro il progrosso