Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA FONDI DELLA PREFETTURA; LAZIO SINDACI
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1992
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387
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Libri e periodici 387
informazione su temi più generali, di inquadramento, come quelle di Antonino Recupero (Recenti interpretazioni della Rivoluzione francese) e di Salvo Mastellone (// dibattito sulle forme di governo in Italia. 1796-1848), mentre altre affrontano temi specifici (// giacobinismo siciliano di Enzo Sciacca e Rivoluzione francese e letteratura in Sicilia sino a Tempio di Nicolò Mineo). Il lavoro di Sciacca, oltre a ripercorrere per sommi capì le vicende politiche di alcuni giacobini siciliani a cavallo dei due secoli, si preoccupa di ricondurre la matrice e la sostanza del giacobinismo dell'isola alla lotta antibaronale di fine Settecento, che aveva avuto il momento più alto nel viceregno di Caracciolo: un giacobinismo, afferma l'A., forse meno astratto rispetto a quello formatosi oltre stretto [...] ma certamente più epidermico e superficiale, per la complessivamente scarsa penetrazione nella cultura dell'isola dei motivi e dei valori ' che stavano altrove alla radice del giacobinismo <pp. 119-120).
L'impressione che si ricava dalla lettura del volume è quella di una Sicilia non sequestrata dall'Europa ma che ha, tuttavia, da questa ricevuto l'impulso fondamentale per intraprendere il tormentato e incompiuto cammino verso la modernizzazione politico-istituzionale, ideale e culturale, grazie all'iniziativa inglese, prima, e a quella borbonica di matrice francese, successivamente. La Rivoluzione francese è stata lo spartiacque che ha proiettato il Mezzogiorno italiano e con esso la Sicilia nella modernità, ricorda giustamente Giuseppe Barone: ma il trauma di questa ennesima invasione non venne assorbito completamente, come hanno testimoniato gli avvenimenti del '20, del '48 e del '60.
STEFANO PARISELI,!
GIAN PIO MATTOGNO, La Massoneria e la Rivoluzione francese (Quaderni del Veltro, XXVIII); Parma, Edizioni all'insegna del Veltro, 1990, in 8, pp. 109. L. 12.000.
Oggetto del pamphlet in cui è stato dato alle stampe, con qualche piccola modifica, il testo della relazione tenuta dall'A. nell'ambito di un incontro organizzato dal Comitato bresciano per la controcelebrazione della Rivoluzione francese , svoltosi a Montichiari il 7 ottobre 1989, corredato da una guida bibliografica {pp. 39-92) e da una breve appendice ( Enciclopédie e Massoneria. Itinerari di un dibattito storiografico) (pp. 93-107) è, almeno in apparenza, lo studio dell'influenza esercitata dalla Massoneria sulla Rivoluzione francese. Non bisogna però lasciarsi fuorviare dal titolo accattivante, poiché maschera Io scopo reale cui mira Mattogno, che non è tanto quello di offrire un contributo critico alla già corposa bibliografia in materia, quanto piuttosto quello di sottolineare l'influsso negativo esercitato dalla Massoneria (da lui sempre citata con la m minuscola, al contrario della R di rivoluzione) sugli eventi rivoluzionari francesi e, più in generale, sulla società moderna: dopo aver citato una frase tratta dal volume di Pier Carpi II caso Gelli ( La massoneria, pur dichiarando di non occuparsi di politica, fa delle scelte sociali a livello internazionale e anche in Italia ha influito su fatti importanti della politica. Una influenza quasi sempre di tipo indiretto, dovuta al fatto che nel Grande Oriente sono presenti molti esponenti politici, che agiscono nel mondo profano ), aggiunge di suo pugno: Appare quindi chiara l'importanza e l'influenza della massoneria nel dominio mondiale del capitalismo e dell'imperialismo americano e di conseguenza nella nostra stessa società (PP. 7-8).
A parte l'impatto negativo esercitato sulla lettura da una prosa articolata in un susseguirsi ossessivo di domande e risposte { Quale fu il ruolo della massoneria nella