Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA FONDI DELLA PREFETTURA; LAZIO SINDACI
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Libri e periodici
di detta studiosa averci fatto conoscere questo documento che è indice della grande apertura ideologica e politica dell'illustre siciliano che quasi precorre i tempi di una evoluzione politica di estrema complessità quale fu quella isolana del tempo.
Ritengo necessario, poi, riferirmi in questi rapidi appunti a un apporto che, nel quadro complessivo, ci appare rilevante: trattasi di una serie di documenti che ci fa conoscere Francesco Michele Stabile in La corrispondenza diplomatica con la Segreteria di Stato. Vi si pubblica, a seguito di un attento esame, la corrispondenza ufficiale scambiata fra il Ventura e il card. Giovanni Soglia (che il 3 giugno, e fino al 28 novembre 1848, tenne la carica di segretario di Stato), che si conserva nello Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato (Rubrica 165, fase. 35), materiale documentario finora non esplorato. Lo Stabile pubblica 8 documenti di grande interesse costituiti da altrettanti dispacci inviati al suddetto prelato dal 19 giugno al 14 novembre 1848, cui segue altro inviato, il 26 dicembre, a mons. Carlo Emanuele Muzzarelli cui, nei giorni che seguirono immediatamente alla uccisione di Pellegrino Rossi, Pio IX aveva affidato il compito di formare un nuovo governo in cui resse il dicastero degli Affari Esteri. Sono lettere in cui l'ossequio sacerdotale si mescola alla fierezza e dignità di un Pari di Sicilia non disposto a transigere su quello che riteneva fosse il dovere di un rappresentante di imo Stato estero di fronte ad un Governo inadempiente. Basterebbe leggere alcune frasi per convincersene. Detta documentazione è rilevante per delineare più compiutamente l'immagine di colui che possiamo definire uno dei più grandi ed intelligenti patrioti del tempo. Dobbiamo essere grati al predetto studioso per averci fornito queste pagine su cui, per la brevità del mio intervento, non posso fermarmi. Esse, con i documenti propostici dalla Messana e dalla Puccio, sono un monumento all'uomo ed alla sua opera. Attraverso essi, possiamo comprendere meglio quanto sia accettabile il messaggio tramandatoci sulla lapide funebre da correligionari e discepoli che egli, pur morto, parli ancora.
Numerosi sono, per finire, gli interventi di studiosi che trattano dei vari periodi della vita del Ventura e, particolarmente, della sua opera quale teologo, quale uomo di chiesa e nei suoi rapporti con personalità della cultura religiosa del tempo, nella sua presenza nella cultura di altri Paesi o in altri impegni ed interessi, di ordine religioso e laico, che caratterizzarono la sua multiforme ed intensa vita. Ma, come si è detto agli inizi, ho voluto limitare l'esame degli scritti al periodo di più intensa e varia attività politica e pubblicistica costituito dal biennio liberale degli anni 1848-1849, problematica questa che mi è più congeniale. Fra i saggi su altri temi, che mi appaiono di maggiore rilievo, mi limito a citare quelli degli studiosi che seguono: Emile Poulat {Le P. Ventura et la culture catholique), Giorgio Campanini (Cristianesimo e civiltà in Ventura), Jean Marie Mayeur {Ventura et Lamennais), Bernard A. Cook (Ventura and the United States), Salvatore Girgenti {Concezione della donna in Ventura), Giuseppe Monsagrati {Polemiche inedite dell'ultimo Ventura). Questi pubblica, anche, 6 lettere inedite scambiate fra il Ventura ed il card. Girolamo d'Andrea dal 3 dicembre 1845 al 6 novembre 1856. Interessante ci appare, poi, una relazione di Rosanna Marsala dal titolo Gioacchino Ventura: bibliografia per il profilo bio-bibliografico che ci è proposto dell'illustre teatino.
Trattasi, per concludere, di un notevole apporto alla conoscenza del Ventura, uomo di Chiesa e patriota. Confidiamo che a questo fondamentale contributo possa seguire presto la pubblicazione integrale, in unico corpus, di tutta la corrispondenza edita ed inedita del biennio liberale degli anni 1848-1849 che si conserva negli archivi pubblici e privati, particolarmente di quella con il Governo siciliano, cui si riferì a suo tempo Adelaide Baviera nell'opera citata, di cui in questi volumi, come abbiamo visto, sono inseriti documenti di notevole rilevanza.
SALVATORE CANDIDO