Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA FONDI DELLA PREFETTURA; LAZIO SINDACI
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1992
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407
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Libri e periodici 407
Movimenti evangelici in Italia dall'Unità a oggi. Studi e ricerche, a cura di Franco Chiarini e Lorenza Giorgi, introduzione di Giorgio Spini <Storia del movimento evangelico in Italia, 7); Torino, Claudiana, 1990, in 8, pp. 162. L. 26.000.
Un mestieracoio: ma ne vale la pena. Questo è il titolo che Giorgio Spini ha voluto dare al saggio, lucido e stimolante come di consueto, che funge da introduzione al volume. Un mestieraccio: è quello di chi è chiamato a studiare la storia della presenza protestante in Italia dal Risorgimento in poi. Presenza, che fu numericamente piuttosto esigua, se è vero che nel 1861 gli evangelici erano in tutto il paese poco più di 32.000, oltre 23.000 dei quali concentrati in Piemonte e in Liguria, su una popolazione che sfiorava i 22 milioni di abitanti. Presenza, tuttavia, che non fu affatto marginale, come tali cifre lascerebbero supporre, e che espresse anzi personalità di tutto rilievo nella storia politica e culturale dell'Italia: da Enrico Mayer a Sidney Sonnino, dallo storico dell'arte Giovanni Morelli all'insigne dantista Giovanni Andrea Scartazzini.
Ma perché la storia degli insediamenti evangelici nella penisola è un lavoro così arduo e difficoltoso? Giorgio Spini lo ha spiegato benissimo: In tutto il protestantesimo europeo ed americano di questi ultimi cento o centocinquanta anni, non ci sono state chiese forse sarebbe più esatto dire "aree ecclesiastiche denominazionali" ! organizzazioni interdenominazionali e movimenti ecumenici, correnti di pensiero e di studi religiosi, che non abbiano messo piede, poco o molto, anche in Italia (p. I), Da ciò la necessità, per chi intende studiare la presenza protestante in Italia, di una cultura storico-religiosa a dimensioni internazionali di tutto rispetto , che sia congiunta, per gli ovvi legami con le vicende politiche, sociali e culturali del paese, con una preparazione solida in materia di storia contemporanea dell'Italia . Non è un caso, perciò, che la quasi totalità della produzione storiografica esistente produzione, peraltro, assai vasta e pregevole sia dovuta ad autori appartenenti all'area confessionale protestante, mentre sono pochissimi gli studiosi di parte laica oppure di .parte cattolica che abbiano affrontato queste tematiche. Fra i nomi che vengono alla mente conviene qui ricordare quelli di Ferdinando Manzotti e di Gino Cerrito per le loro ricerche sulla diffusione del protestantesimo nella Bassa Padana e in Sicilia subito dopo l'Unità, quello di Pietro Scoppola per il suo lavoro sull'atteggiamento del fascismo nei confronti degli evangelici, quelli infine di Francesco Pitocco e del francese Jean-Pierre Viallet per le indagini svolte rispettivamente sulla comunità evangelica di Forano Sabino e sui Valdesi al tempo di Giolitti e di Mussolini.
Tutte queste considerazioni emergono puntualmente dalla lettura dei saggi contenuti nel presente volume, che raccoglie gli atti di un Convegno sui movimenti evangelici in Italia dall'Unità ad oggi, svoltosi a Roma nel novembre 1988. La maggior parte delle relazioni qui -riunite si prefiggeva di accertare lo stato di avanzamento degli studi e di tracciare un primo bilancio della produzione storiografica. Ne è scaturito un quadro complessivamente piuttosto organico, che copre vari aspetti della presenza protestante in Italia e che costituisce indubbiamente un punto di riferimento per chiunque voglia occuparsi d'ora in poi di queste vicende. Scendendo in dettaglio, Franco Chiarini si è occupato degli studi sulle singole denominazioni evangeliche, fornendo inoltre indicazioni inedite su fonti inglesi e americane per la storia delle missioni metodiste; Lorenza Giorgi ha preso in esame le ricerche sul rapporto fra modernismo e protestantesimo, uno dei momenti più interessanti nella storia delle relazioni fra evangelici e cattolici; Domenico Maselli ha passato in rassegna gli studi sulla presenza evangelica nel Mezzogiorno e in Sicilia, ricavandone nell'insieme l'impressione di una realtà in movimento, con alcune buone monografìe già realizzate, ma con tanti filoni di ricerca (specialmente quelli relativi all'ultimo quarantennio) ancora da sviluppare; Bruna Peyrofc e Francesco Toppi si sono occupati più specificamente dei Valdesi e del movimento pentecostale.
Caratteristiche un po' diverse hanno avuto le relazioni di Sergio Rostagno sul