Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA FONDI DELLA PREFETTURA; LAZIO SINDACI
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1992
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Libri e periodici
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BRUNO DI PORTO, Echi e Commenti , Un periodico tra due guerre mondiali. Voi. 1: Achille Loria direttore di Echi e Commenti (1920-1928), IV tomi; Pisa, Servizio Editoriale Universitario, 1989-1991, in 8, pp. 444, 407, 584, 738. L. 3.000, 9.500, 16.000, 34.500.
Carteggio Loria-Grazìani (1888-1943), a cura di ANTONIO ALLOCATI; Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti XI, 1990, in 8, pp. 489. S.p.
Anni or sono, nel documentare l' alto grado di notorietà raggiunto da Achille Loria presso gli studiosi americani e nel cercare la ragione della ripresa di alcune sue ipotesi da parte di storici ed opinion makers di successo, Chiara Ottaviano riprendeva un'osservazione di Federico Caffè sul valore degli intellettuali italiani ecumenicamente riconosciuto in patria solo dopo una decretata fortuna all'estero , rilevando come nel caso dell'economista mantovano fosse una regola con eccezioni. Infatti affermava la Ottaviano Loria fra gli studiosi italiani che operano fra questo e il secolo scorso, fu tra i più noti e fra i più ricordati. Ma traduzioni e recensioni sulle riviste di maggiore prestigio non sono valse né a risparmiargli il quasi totale oblìo, né a liberarlo dagli schiaccianti giudizi liquidatori di Croce e Gramsci, per non dire di quelli di Engels e Labriola .*)
A queste giuste e centrate osservazioni non si può non tornare, ripercorrendo l'ampia ed estremamente documentata ricerca di Bruno Di Porto e leggendo il Carteggio, curato da Antonio Allocati. Ad avviso di chi scrive, compie opera scientifica degna del più vivo elogio, colui che mette a disposizione degli studiosi fonti riguardanti personaggi offesi o vilipesi o comunque maltrattati da padri nobili della cultura.
Benedetto Croce, nel capitolo intitolato Ripresa e trasformazione di ideali (1890-1900) della Storia d'Italia dal 1871 al 1915, ha effettivamente liquidato gli apporti di Loria, rilevando che l'opera di Marx, che era stato creatore di quella nuova * religione delle genti ' come Paolo di Tarso fu di quella del cristianesimo, si conosceva di nome, alla lontana, per vie indirette, e poi in rapsodie che le toglievano la forza peculiare, come quelle del Loria, le quali trovarono ammirazione nel mondo accademico, non abbastanza esperto in questa parte e, in ragione della stessa sua pedanteria, ingenuo a lasciarsi abbagliare dai prestigiatori .2) Ancora più pesante la scomunica pronunziata dallo stesso Croce, a proposito del materialismo storico, in una pagina della Storia della storiografìa. Egli, infatti, osserva che anche in Italia ebbe assai per tempo il suo rappresentante nell'economista-evoluzionista Loria, che surrogò alla generica Dea Economia la specifica Dea Proprietà terriera, e con essa creò un vistoso sistema di filosofia della storia dell'umanità, che dal possesso della terra sarebbe passata attraverso le grandi epoche della servitù, del servaggio e del salariato, e s'indirizzerebbe a riconquistare, mercè la piccola proprietà (e l'elisione, che, non s'intende bene hi qual modo, questa opererebbe della rendita fondiaria), la libertà della terra, e a risolvere integralmente e definitivamente la 'questione sociale'.3)
i? C. OTTAVIANO, Quando l'Italia esportava idee. La diffusione degli scritti di Achille Loria fra gli intellettuali americani, in Annali della Fondazione Luigi Einaudi, voi. XV (1981), p. 281.
2) B. CROCE, Storia d'Italia dal 1871 al 1915, Bari, Laterza, ed. 1962, p. 160.
3) B. CROCE, Storia della storiografia italiana net secolo decimonono, voi. II, Bari, Laterza, ed. 1930, p. 127.