Rassegna storica del Risorgimento
SAFFI AURELIO
anno
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1992
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pagina
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437
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Gli studi giovanili di Aurelio Saffi 437
astrattismi metafìsici.8)
L'analisi dei dati dell'esperienza, che portava a disintegrare i fenomeni, esigeva poi la loro ricomposizione al fine di ottenerne l'unica, possibile conoscenza scientifica.
Fu proprio Gian Domenico Romagnosi a raggiungere il culmine della consapevolezza critica della ideologia italiana,9) come è detta la corrente fisolofìca, nella quale s'introdusse il Saffi del periodo ferrarese. Per quel nobile pensatore, il sentire era azione, ossia il sentire, pur essendo l'organo con cui veniamo in contatto con la realtà esterna, non è soltanto passività o accettazione pura e semplice dello stimolo estemo, e trasmissione alla mente di questo quasi canale di raccordo; sibbene azione, facoltà attiva dell'uomo, potenza come dice il Romagnosi, che si combina con la potenza del mondo esterno, nell'atto stesso del sentire. La persona, dunque, non è un vuoto ricettorio di sensazioni, che da sole si trasformano in idee, poiché già sono il prodotto dell'azione esterna e dell'azione interna del soggetto. Dell'azione interna fa parte anche l'intelletto, o senso logico, con le sue logie, che trasformano il sentire in conoscere.
Non possiamo qui dilungarci nell'esposizione della gnoseologia del Romagnosi.10) Ci basti quanto abbiamo richiamato, per ricollegare il suo pensiero al Saffi giovinetto, e all'influenza che su di esso esercitò. Ci interessano piuttosto le conseguenze che il Romagnosi dedusse, riconducendo l'interpretazione dell'uomo sul terreno dei fatti, al di fuori del sensimo e dell'idealismo, benché con quest'ultimo conservasse inconsapevoli analogie.
L'uomo di fatto, e non, quello astratto deU'iUuminismo e del Rousseau, al quale il Romagnosi associa anche il soggetto trascendentale di Kant e dei post-kantiani, vive in una realtà di azioni e reazioni fra se stesso e il mondo esterno, in una realtà di contingenze, che escludono la vecchia e la nuova metafisica. Dentro queste contingenze l'uomo sviluppa se stesso nella natura, e per effetto della natura: dunque nella storia. La scienza dell'uomo comincia dalla storia fisica e morale , a cui deve seguire l'esame particolare delle parti presentate dalla storia, per continuare con l'enciclopedia unita alla scienza degli estremi, coi precetti d'ogni arte fisica e morale, e finalmente con l'esecuzione di questi precetti.11)
Il Romagnosi si riallaccia al Vico, alla Scienza Nuova. Non si può conoscere l'uomo se non attraverso la sua storia, e questa percorre tre grandi epoche, oltre le quali non si può andare. Senza conoscere la storia
8) Sull'importanza dell'empirismo e del sensismo nello svolgimento del pensiero italiano fra la fine del '700 e la prima metà dell' '800, vedere, passim, le opere citate dal Garin e dallo Sciacca.
9) M. F. SCIACCA, op. cif., p. 144. Sulla collocazione storica del Romagnosi vedere anche ivi, pp. 140-152, e passim; E. GARIN, op. cit., pp. 464-475, e passim. Per una bibliografia esaustiva sul Romagnosi, FRANCO DELLA FERUTA, in Bibliografìa dell'età del Risorgimento in onore di Alberto M. Ghlsalberti, voi. I, Firenze, 1971, pp. 325-335.
IO Per le idee filosofiche, politiche, giuridiche del Romagnosi, rimandiamo a F. DELLA PERUTA, op. cit., pp. 330-332.
U) G. D. ROMAGNOSI, Introduzione allo studio del diritto pubblico universale, tomi I e II, Parma, 1805, p. 33,