Rassegna storica del Risorgimento

DE SANCTIS FRANCESCO SCRITTI POLITICI
anno <1992>   pagina <455>
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Gli scritti politici di F. De Sanctis
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tagli, sistematici, riguardavano tutte quelle cose (piccoli favori, informa­zioni, sollecitazioni per onorificenze, e quant'altro) che rientravano nei normali rapporti di amicizia tra un deputato ed i suoi elettori; molti nomi ed episodi citati in tale contesto erano riscontrabili in sede di repertori o di documentazione archivistica, ed offrivano perciò una chiave di verifica per le datazioni effettuate da Gifuni. L'abitudine di datare senz'anno, e talvolta senza mese, era infatti comune a quell'epoca e si estendeva anche al De Sanctis: i curatori dell'epistolario si trovano quindi frequentemente a dover integrare la data delle corrispondenze, motivando le loro scelte. Ebbene, le date non tornavano: Gifuni era rimasto vittima dei suoi stessi tagli, ed aveva finito per datare male, ed in un caso addi­rittura per non datare affatto, parecchie lettere. Reintegrate delle parti mancanti e ricollocate nel giusto ordine, le lettere offrono uno spaccato decisamente nuovo dei rapporti del Nostro col suo collegio, da un lato smentendo qualunque presunzione di atteggiamenti disattenti nel mante­nere certe relazioni, dall'altro mostrando l'eleganza con cui De Sanctis si schermiva dal compimento di quei favori che urtavano il suo senso morale, e che pure il suo collegio non rifuggiva dal chiedergli, quando occorrevano.23) Fra gli aggiustamenti a mio parere significativi c'è anche quello offerto da alcune corrispondenze che ce lo mostrano attivamente impegnato nella battaglia parlamentare che la Sinistra intraprese all'inizio del 1868 di fronte alle agitazioni causate nel paese dall'applicazione della legge sul macinato, mentre l'unico scampolo di riferimento a questo problema pubblicato da Gifuni era un'esortazione ad aver giudizio . Un altro aspetto colpito da censure e tagli è quello relativo ai rapporti del Nostro col denaro, alle sue difficoltà economiche, al fatto che la sua attività di critico e di giornalista era da lui utilizzata per fare fronte alle spese che gli derivavano dall'attività" politica, prime fra tutte quelle per mantenersi a Torino e poi a Firenze quando vi risiedeva per prender parte ai lavori parlamentari: questo aspetto ebbe una sua rilevanza nella collaborazione alla Nuova Antologia, ed anche nei rapporti con Morano e nella preparazione della Storia della letteratura. E il De Sanctis ministro? Non mi fermerò a ricordare fra le sue benemerenze l'uso straordinaria­mente accorto, all'indomani dell'Unità, dell'art. 69 della legge Casati rela­tivo alle nomine per chiara fama di docenti universitari; mi limiterò a notare l'attenzione da lui posta ai problemi delle biblioteche,24) e la sua battaglia in favore dell'educazione fisica, delle cui conseguenze sulla sua immagine politica ha ora detto Raffaele Colapietra.
In sostanza, senza voler negare nel De Sanctis l'assenza, in molti momenti, di forza contrattuale ai livelli medio-bassi dell'economia e della politica J,25) certe sue decisioni a volte fortemente penalizzanti sul piano politico-elettorale appaiono in questa prospettiva non come la con-
23) Un commento su questi aspetti si trova in ATTILIO MARINARI, Francesco De Sanctis 1863-1869, in Francesco De Sanctis. Recenti ricerche, Napoli, 1989, pp. 61-97, alle pp. 64-65 e note.
24) cfr. ENZO BOTTASSO, De Sanctis ministro e la formazione delle prime tre biblioteche nazionali, in Francesco De Sanctis un secolo dopo, a cura di ATTILIO MARINARI, Roma-Bari, Laterza, 1985, pp. 315-333.
25> L'espressione è in ATTILIO MARINARI, loc, cit.