Rassegna storica del Risorgimento

COLLEGIO ASIATICO DI NAPOLI; CORRENTI CESARE; PROPAGANDA FIDE S
anno <1992>   pagina <459>
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C. Correnti e Propaganda Fide intorno al 1870 459
della Pubblica Istruzione Angelo Bargoni,9) con l'apporto decisivo di Pasquale Villari." In base a questo intervento legislativo, il Collegio mutava il nome da Cinese in Asiatico (art. 1), segno del più ampio raggio geografico e linguistico a cui esso doveva rispondere, e si creavano al suo interno due sezioni: un collegio-convitto per giovani asiatici in conformità alle originarie disposizioni del suo fondatore, e una scuola per quegli alunni esterni, italiani e stranieri, che desiderassero perfezionarsi negli studi linguistici, e nelle nozioni relative ai commerci ed alle esplo­razioni scientifiche nella stessa parte dell'Asia (art. 2). Inoltre, il cospicuo patrimonio del Rea! Collegio Asiatico di Napoli, scampato alle leggi eversive dell'asse ecclesiastico, sarebbe stato amministrato da un Consiglio nominato dal ministero della Pubblica Istruzione, composto da un pre­sidente e sei membri, due dei quali dovevano essere scelti tra i sacerdoti della Congregazione della S. Famiglia che insegnavano nell'Istituto stesso (art. 3).
Il nuovo assetto del Collegio Asiatico, se sulla carta sembrava cor­rispondere al duplice scopo che si era proposta l'amministrazione sco­lastica, sul piano pratico mostrò immediatamente la difficoltà della coesi­stenza tra i professori laici ed i religiosi della Sacra Famiglia, con i prevedibili contrasti che si vennero subito a creare in seno alla Com­missione amministrativa. Particolarmente ostile nei confronti dei religiosi fu, poi, l'atteggiamento di Giacomo Lignana, professore di lingua e lette­ratura comparata all'Università di Napoli, direttore della sezione laica ed in fama di anticlericale.11)
9) L'importanza del Collegio Asiatico per lo sviluppo dei commerci dell'Italia In Oriente era ribadito nella Relazione del ministro Bargoni a Vittorio Emanuele II che introduceva il decreto di riforma di quell'Istituto: Nel momento in cui l'Italia sorge a novella vita, quando i commerci e le relazioni dell'Europa coll'Oriente si moltiplicano ogni giorno visibilmente, e la conoscenza delle lingue parlate in quelle regioni diviene un prezioso vantaggio, doveva sorgere naturalmente il pensiero di cavare qualche profitto da questa istituzione unica in Europa (Collezione celerìfera delle leggi, dei decreti e delle istruzioni e circolari dell'anno 1869 e anteriori, Firenze, 1869, voi. II, p. 1573).
W) Pasquale Villari (Napoli, 3 ottobre 1827-Firenze, 7 dicembre 1917) era stato segretario generale della Pubblica Istruzione dal 16 maggio al 10 dicembre 1869 con il Bargoni, e dal 15 gennaio al 17 marzo 1870 col Correnti. Decisivo fu il suo contributo per la salvezza e trasformazione del Collegio dei Cinesi di Napoli. Sulla sua figura intellettuale, v. in particolare il giudizio assai critico, mutuato dal Gentile, di L. Russo, Francesco De Sancite e la cultura napoletana (1860-1885), Bari, 21943, pp. 246-260, e quello opposto di E. GARIN, La cultura italiana tra '800 e '900. Studi e ricerche, Bari, 1962, pp. 77 sgg.
H) In una lettera dell'ottobre 1865 a Quintino Sella, che l'aveva accusato di girare un tantino al clericale, il Lignana aveva affermato: Educato per quattro anni alle Università protestanti dell'Alemagna, e macchiato da capo a' piedi della pece eretica di quelle dottrine, è cosa veramente singolare ohe io debba passare per un clericale nel mio paese. In nessuna qulstione ho convinzioni così radicali come in questa fradicia dei preti. Più che il principato temporale ho in uggia l'autorità spirituale del papa (Lignana a Sella, Napoli, 7 ottobre 1865, in Epistolario di Quintino Sella, a cura di G. e M. QUAZZA, voi. 1, 18424865, Roma, 1980, p. 678).
Su Giacomo Lignana (Tronzano, 24 dicembre 1829-Roma, 19 febbraio 1891),