Rassegna storica del Risorgimento

COLLEGIO ASIATICO DI NAPOLI; CORRENTI CESARE; PROPAGANDA FIDE S
anno <1992>   pagina <460>
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Carlo Maria Fiorentino
Ad aggravare la situazione del Collegio Asiatico contribuiva il fatto che le riforme introdotte dal ministero della Pubblica Istruzione, seppure avevano salvato l'Istituto dalla soppressione, non erano ben viste dalle autorità ecclesiastiche.
Infatti, sia l'arcivescovo di Napoli, card. Riario Sforza, visitatore apostolico della Congregazione della S. Famiglia al Collegio Asiatico,17) sia la S. Congregazione di Propaganda Fide, che esercitava sul Collegio la sua giurisdizione in quanto centro di formazione di missionari, non desideravano affatto qualsiasi tipo d'ingerenza dello Stato italiano nelle cose ecclesiastiche, e, pur temendo una completa secolarizzazione del­l'Istituto, guardavano di traverso le sue vicende scolastiche e ammi­nistrative.
A Propaganda Fide, nel congresso del 16 febbraio 1870 tenuto in alcuni locali della Basilica Vaticana,13) a cui avevano partecipato, oltre il prefetto di Propaganda Alessandro Barnabò14> ed il suo segretario, mons. Giovanni Simeoni,15) anche alcuni delegati apostolici e vescovi
che ebbe un ruolo decisivo nel 1867 per il passaggio dell'Istituto napoletano alla Pubblica Istruzione, v. B. CROCE, Pagine sparse, Bari, 21960, voi. II, pp. 3-21 (si tratta della Commemorazione letta all'Accademia Pontaniana il 3 aprile 1892); ID., La letteratura della nuova Italia, voi. IV, Bari, 71964, pp. 303-304; L. Russo, op. eh., pp. 148-151; e il più esauriente S. TIMPANARO, Giacomo Lignana e i rapporti tra filologia, filosofia, linguistica e darwinismo nell'Italia del secondo Ottocento, in Critica storica, a. XVI (1979), pp. 406-503 (che si sofferma anche sulla sua attività politica, in particolare alle pp. 419-429 e 491-495).
i"9 L'arcivescovo di Napoli fu nominato visitatore apostolico 1*8 febbraio 1856 dall'allora prefetto di Propaganda Fide card. Fransoni, di cui il Collegio dei Cinesi come Istituto per la formazione di missionari dipendeva. In quella circostanza l'arci­vescovo oppose la sua riserva a tale nomina, adducendo il fatto che il Collegio napoletano era già sotto la sua giurisdizione a norma delle costituzioni precedentemente approvate dalla Santa Sede (cfr. G. NARDI, op. cit., pp. 485-486). Su Sisto Riario Sforza, v. E. FEDERICI, Sisto Riario Sforza Cardinale di S. Romana Chiesa, Arcivescovo di Napoli, Città del Vaticano, 1945.
u> Lettera di convocazione del prefetto di Propaganda Fide a mons. Giuseppe Novella, vescovo in partibus di Patara, 15 febbraio 1870, in ARCHIVIO DI PROPAGANDA FIDE (APF), Lettere e Decreti della S. Congregazione e Biglietti di Mons. Segretario, voi. 363, fi*. 144v-145r.
M) Su Alessandro Barnabò (Foligno, 2 marzo 180 I-Roma, 24 febbraio 1874), oltre il breve profilo che gli dedica J. METZLER, Prafekten und Sekretàre der Kongregation im Zeitalter neueren Missionsdra (1818-1918), in SACRAE CONGREGATIONIS DE PROPAGANDA FIDE, Memoria rerum. 350 anni a servizio delle missioni, 1622-1972, Rom-Freiburg-Wien, voi. Ili, tomo I, pp. 40-48; v. G. MARTINA, Pio IX (1851-1866), Roma, 1986, pp. 357 sgg.; ID., Pio IX (1867-1878), Roma, 1990, ad indicem.
5> Su Giovanni Simconi (Paliano, 23 luglio 1818-Roma, 1892), che fu, tra le altre cariche che copri in Curia, segretario di Slato di Pio IX dopo la morte del­l'Ari tonclli, e quindi dal dicembre 1878 prefetto di Propaganda Fide, v. la necrologia in La Civiltà Cattolica, serie XV, voi. I (189), pp. 359-361. Per il periodo in cui fu segretario di Stato dal 1876 alla morte di Pio IX, v. G. IGNF.STI, Francia e Santa Sede tra Pio IX e Leone XIII, Roma, 1988 (che sulla scorta delle carte Simeoni, conservate a Paliano presso gli eredi, ha potuto approfondire la sua figura politica, finora poco nota agli studiosi).