Rassegna storica del Risorgimento
COLLEGIO ASIATICO DI NAPOLI; CORRENTI CESARE; PROPAGANDA FIDE S
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1992
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463
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C. Correnti e Propaganda Fide intorno al 1870 463
coloro che ritenevano dovesse essere soppressa al pari della Congregazione della S. Famiglia.
La stessa nomina del Miniscalchi 21> a conservatore del Collegio Asiatico doveva mirare a rassicurare le autorità ecclesiastiche, che erano a conoscenza dei sentimenti cattolici e degli atteggiamenti di devozione verso la Santa Sede del patrizio veronese. In questo senso, anzi, le notizie che giungevano a Roma per -parte di p. Giovanni Maria Alfieri,22) generale dell'Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli e amico personale del Mini-scalchi avrebbero dovuto confermare quelle attese:
Questo ottimo Signore, istruito in tante lingue orientali ed Europee, Senatore del Regno, ricchissimo, di nuovo mi protestò che accettò l'ufficio di Commissario R[egio] del Collegio de' Chinesi per solo amore di propagare i suoi diletti studi, e giovare il detto Istituto, senza alterare gli Statuti fondamentali, né il patrimonio. Assicura di aver aggiunto una Commissione ai due Ecclesiastici della Casa, formata dai più degni soggetti, di non aver che ampliato ed aggiunte le scuole esterne, onde rendere più benefica ed utile l'opera dacché anche le rendite erano così accresciute. Assicura [..] che volentieri si sarebbe posto d'accordo con chi dovrebbesi, se non ostasse (sic) assolutamente gravissimi motivi che indurrebberlo tosto a cessare da tale sua cooperazione.
Dissemi inoltre che se ciò fosse non di meno riprovato da S[ua] S[antità] egli non avrebbe difficoltà a fare quanto fece per il Plebiscito votando contro apertamente.23 Aggiungeva che il suo desiderio era di introdurre nella piccola comunità del Collegio di Napoli qualche Missionario del Seminario Milanese24' onde dare maggiore energia e attività a quel finora languente Instituto napoletano: concessione che umilmente cercherebbe ad (sic) esperimentare e così il personale di quella comunità sarebbe sempre più divoto e dipendente da Propaganda.25)
Nonostante, però, le buoni disposizioni del Correnti e del Miniscalchi, le autorità ecclesiastiche continuarono a diffidare della gestione culturale ed amministrativa del Collegio Asiatico. Probabilmente a spingere verso
21) Su Francesco Maniscalchi Erizzo, cultore di studi orientali, uno dei vicepresidenti della Società Geografica Italiana in questo torno di tempo, v. M. CARAZZI. La Società Geografica Italiana e l'esplorazione Ut Africa (1867-1900), Firenze, 1972, passim.
22) Sulla figura di questo religioso, cfr. G. Russorro, Un grande animatore. Padre Giovanni Maria Alfieri 1807-1888, Roma, 1988.
23) Allude al Plebiscito romano del 2 ottobre 1870.
24) Si tratta del Seminario delle Missioni Estere di S. Calogero, diretto da padre Giuseppe Marinoni,
25) p. Giovanni M. Alfieri al card. Barnabò, Roma, dai Fatebenef [rateili],, 4 gennaio 1871, In APF, Collegi vari, voi. XIII, f. 229. In un'altra lettera allo stesso prefetto di Propaganda del 15 gennaio 1871 (in APF, ivi), il generale degli Ospedalieri scriveva che i religiosi del Collegio napoletano avevano affermato che non potevano trovare persona più idonea per promuovere il loro benessere e degli allievi alla loro cura . In questa lettera si diceva inoltre che il conte Miniscalchi Erizzo era ben visto anche dall'intransigente arcivescovo di Napoli.