Rassegna storica del Risorgimento
COLLEGIO ASIATICO DI NAPOLI; CORRENTI CESARE; PROPAGANDA FIDE S
anno
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1992
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pagina
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475
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C. Correnti e Propaganda Fide intorno al 1870 475
Esaminata attentamente la cosa scriveva il segretario di Stato di Pio IX e considerandosi da un lato, che stante il fatto di trovarsi nella Cina un rappresentante del Governo di Firenze, le autorità consolari francesi hanno ragionevole motivo di ricusarsi ad assistere e proteggere officialmente i missionari italiani, e dall'altro lato che nelle presenti luttuose circostanze non si offre almeno per ora una seria probabilità di migliorare la situazione dei missionari italiani della Cina, non altra istruzione sembra potersi personalmente dare ai medesimi che quella di far uso nei casi occorrenti di quei mezzi i quali verranno loro suggeriti dalla presenza e dal giusto criterio delle circostanze, donde possa dedursà se talvolta le ragioni del bisogno o dell'utilità inducano forse ad accettare l'aiuto indipendentemente dalla natura della sua provenienza.58)
Questo nuovo atteggiamento della Santa Sede rispetto alla totale chiusura degli anni precedenti, dovuta probabilmente alla gravissima situazione in cui versavano a quel tempo le missioni cattoliche in diverse regioni del Celeste Impero, fatte oggetto qualche tempo prima degli eccessi di una parte della popolazione locale,5*) aveva rafforzato nel governo di Firenze la convinzione che con l'occupazione di Roma e la sconfitta della Francia ad opera delle armi prussiane si stava schiudendo per l'Italia la possibilità di sostituire la sorella latina nella protezione delle missioni cattoliche in Oriente e in Africa.60)
58) Antonelli a Barnabò, Roma, 28 settembre 1870, n. 60048 [minuta], in ASV, ivi, ff. 75v-76r.
) Nella città di Tien-tsin, nell'estate del 1870, la popolazione cinese aizzata dai mandarini del luogo si scagliò contro le missioni cattoliche del posto, trucidando parecchi religiosi. In un documento redatto nel luglio del 1871 da Propaganda Fide si affermava tra l'altro: I tristi avvenimenti che ebbero luogo l'anno passato nella città di Tien-tsin furono come le prime scintille di un incendio che se si sviluppasse potrebbe consumare quanto di bene si è fin qui operato nella Giovane Chiesa Cinese. Il Governo di Pekino incoraggiato dall'esito della guerra sfavorevole alle armi di Francia vide dì buon occhio o meglio segretamente die' mano a quella strage per mezzo dei Mandarini, come fa supporre un subdolo editto sparso segretamente per tutto l'Impero contro gli Europei . (Memoria circa te condizioni presenti e i pericoli delle Missioni cattoliche nella Cina e circa i divisamenti delle Potenze Estere per mettere rimedio a tale stato di cose, in APF, Lettere e Decreti della S. Congregazione e Biglietti di Mons. Segretario, voi. 366, ff. 661v-665v).
60) / Propaganda Fide, però, nonostante le disposizioni di apertura all'Italia del card. Antonelli relative alle missioni cattoliche in Cina, si seguiva tutt'altra linea. Nella stessa Memoria del luglio 1871 (v.. sopra, nota 59) era scritto ancora: Vengono in ispecie segnalati gli sforzi della Legazione Italiana per soppiantare la Francia e pigliare la protezione delle Missioni Italiane per lo meno. Ora è manifesto quanto siano tenebrosi questi intendimenti e che in fine non ad altro mirano che a legar le mani ai Sacerdoti e a fame docili stromenti del Governo .
Proprio in coincidenza del Concilio Vaticano erano apparsi sulla Nuova Antologia a distanza di qualche mese l'uno dall'altro, due articoli nei quali i loro autori davano mostra di contare di utilizzare per fini di espansione politica e commerciale l'influenza della Chiesa cattolica in Oriente: v. S.d.R., // Concilio Vaticano, in Nuova Antologia, voi. 13 (gennaio 1870), pp. 5-33, e D. PANTALEONI, L'infallibilità pontificia rispetto agli Stati moderni e specialmente all'Italia, Ivi, voi. 14 (giugno 1870), pp. 713-756), dove in maniera più esplicita si affermava: noi non crediamo di farci illusione quando sosteniamo che l'avvenire dell'Italia sta nell'Oriente, e che è là ove debbono portarsi