Rassegna storica del Risorgimento
COLLEGIO ASIATICO DI NAPOLI; CORRENTI CESARE; PROPAGANDA FIDE S
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Carlo Maria Fiorentino
timori dei superiori di quella S. Congregazione avevano contribuito, come abbiamo visto, a mandare all'aria anche i progetti coltivati dal ministro della Pubblica Istruzione sul Collegio Asiatico di Napoli.
Eppure le acque smosse dal Correnti, le sue mire a sfondo colonialistico che tanto avevano allarmato la diplomazia europea dovevano giocare al momento opportuno un ruolo favorevole all'Italia. L'uomo politico milanese si era dimesso dalla carica di ministro della Pubblica Istruzione nel maggio del 1872, .proprio quando di dibattito interno e gli echi internazionali della soppressione delle corporazioni religiose romane avevano raggiunto l'acme. Quelle dimissioni, motivate politicamente dal rigetto del Ministero di alcune sue proposte di legge sulla scuola, tra cui quella dell'istruzione elementare obbligatoria, ritenuta dai suoi colleghi intempestiva e di carattere eminentemente anticlericale,84) non è escluso che nascondessero cause di tutt'altro ordine politico: con esse di Gabinetto italiano immolava alla volontà della sospettosa diplomazia europea il corifeo della penetrazione cattolico-italiana nei paesi d'oltremare,85) ottenendone in cambio una sostanziale acquiescenza sulla questione delle corporazioni religiose romane ed in particolare su quella delle case generalizie, per le quali, dopo lungo incalzare dell'opposizione, si era entrati ormai nell'ottica di non concedere ad esse nessun trattamento di favore e di espropriarle al pari degli altri Istituti religiosi.86)
CARLO MARIA FIORENTINO
italiani attraverso contatti con Propaganda Fide (C. MARONGIU BUONAIUTJ, Politica e religione nel colonialismo italiano (1882-1941), Milano, 1982, p. 46). Furono in effetti gli uomini di quella S. Congregazione, per i motivi che abbiamo delineato, che opposero una totale chiusura a qualsiasi tentativo dell'Italia in quella direzione.
M) Cfr. D. VISCONTI, art. cit, pp. 179-181. Ma appena qualche mese prima lo stesso Correnti aveva affermato alla Camera dei Deputati: se si volesse obbligare con minaccia di pena tutti i fanciulli che hanno l'età scolastica ad andare alla scuola, bisognerebbe, prima di tutto, che le scuole fossero in numero sufficiente. E se anche si credesse possibile superare la difficoltà de' locali e dei fondi, come vincere l'altra dello scarso numero dei maestri? E i maestri non si possono fare o improvvisare come gli edilìzi (AP, CD, Discussioni, Sessione 1871-72, tornata del 17 dicembre 1871, jp. 320).
ss) Che quelle del Correnti fossero delle dimissioni strategiche si può dedurre dalla lettera che lo stesso ministro della Pubblica Istruzione aveva inviato al capo del governo alla vigilia della presentazione del pacchetto di leggi della sua amministrazione: Non vi è dubbio , scriveva tra l'altro il Correnti, che mi espongo a mortale ferita: ma è questo il modo di aprir la via ad una modificazione parziale del Ministero, senza che sia necessario un gambetto (sic) e un suicidio (Correnti a Lanza, Roma, 11 aprile 1872, in Le carte di Giovanni Lama, a cura di DE VECCHI DI VAL CISMON, voi. Vili, Torino, 1939, p. 116).
86) Sul dibattito per la soppressione delle corporazioni religiose romane e sulla legge del 19 giugno 1873, cfr. A. BERSELLI, La destra storica dopo l'Unità, voi. I, L'idea liberale e la Chiesa cattolicat Bologna, 1963, pp. 333-395.
Con la legge del 19 giugno 1873 il governo italiano, esasperando ulteriormente il dissidio con la Santa Sede, si precluse per lungo tempo, con piena soddisfazione delle potenze cattoliche interessate, ogni possibilità di esercitare una qualche influenza su Propaganda Fide attraverso le corporazioni religiose e le missioni cattoliche, le cui sedi a Roma erano state quasi totalmente colpite e disperse da quella legge.