Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <485>
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Lettere sulla guerra italo-turca
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ancora.6)
In maggio, per uscire da un intoppo foriero di problemi, e costrin­gere alla pace la Turchia, il governo italiano fece occupare il Dodecanneso, ossia Rodi e la dozzina (propriamente quattordici) dì isole adiacenti, nelle Sporadi meridionali.7* La conclusione della guerra sarà firmata il 18 ottobre 1912 ad Ouchy, presso Losanna: la Turchia riconosceva all'Italia il possesso della Tripolitanìa e della Cirenaica, impegnandosi a far cessare la guerriglia interna.8*
Fra i numerosi ufficiali inviati in Libia va annoverato il maggiore Sebastiano Mezzano. Egli infatti, promosso maggiore nel 57 fanteria, di stanza a Padova, l'undici settembre 1911, allo scoppio della guerra partì con il suo reggimento per l'Africa, salpando da Napoli il 26 novembre 1911. Sbarcato a Bengasi fu utilizzato sui fronti più impegnativi, quelli interni (egli comandava il II battaglione), partecipando a diverse scaramucce. Degno di menzione l'attacco scatenato dal nemico il 25 dicembre 1911, scelto a bella posta per offendere il sentimento religioso degli italiani. Ma il maggiore Mezzano, comandante la ridotta n 4, sempre all'erta, rispose nel modo più. opportuno e valoroso, meritandosi l'encomio ufficiale del suo immediato superiore, il col. Vanzo.9>
6) Sulle operazioni militari rimando al classico: B. MELLI, La guerra italo-turca, Roma, Voghera, 1914, e soprattutto al monumentale: La campagna di Libia, a cura dell'Ufficio Storico del Corpo di Stato Maggiore del Ministero della Guerra, Roma, Provveditorato generale delio Stato, 1925, voli, quattro.
T) C. MANFRONI, Guerra italo-turca. Cronistoria delle operazioni navali, Roma, Stabilimento poligrafico editoriale romano, 1926.
8) Una trattazione globale della guerra si legge nel citato R. CIASCA, Storia coloniale, pp. 241-409: un po' datata, certo, ma abbastanza ampia e summa della bibliografia precedente. Oltre alle storie generali (CANDELORO, Storia dell'Italia moderna, Milano, Feltrinelli, voi. VII; V, CASTRONOVO, La fase espansiva in età giolittiana, in Storia d'Italia Einaudi, Torino, Einaudi, voi. IV, tomo I, pp. 130-168; A. ASOR ROSA, L'età giolittiana (1903-1913), ivi, tomo II, pp. 1099-1311, ecc.) sì vedano: G. VOLPE, L'Italia moderna (1815-1915), Firenze, Sansoni, 1950; M. MALGARI, La guerra Ubica, Roma, Storia e letteratura, 1970; J. L. MIEGE, L'imperialismo coloniale italiano dal 1870 ai nostri giorni, Milano, Rizzoli, 1976; N. VALERI, Giovanni Giolitti, Torino, Utet, 1978; A. AQUARONE, L'Italia giolittiana (1896-1915), Bologna, Il Mulino, 1981; A. CARDINI, La cultura economica italiana e l'età dell'imperialismo (1900-1914), Milano, Giuffrè, 1982; R. B. J. BOSWORTH, La politica estera dell'Italia giolittiana, Roma, Editori Riuniti, 1985; E. DECLEVA, L'Italia e la politica internazionale dal 1870 al 1914, Milano, Mursia, 1987; A. W. SALOMONE, L'età giolittiana, Firenze, La Nuova Italia, 1988.
9) Ordine del giorno 31 dicembre 1911: Encomio. Sono lieto di esprimere al Magg. Cav. Mezzano di codesto reggimento, il mio vivo compiacimento per i giusti criteri coi quali, comandante della ridotta n 4 nella piazza di Bengasi, nel giorno 25 Dicembre 1911, diresse l'azione del presidio dipendente (due compagnie del 57 e un battaglione d'artiglieria) contro l'attacco nemico. Dette compagnie, per merito del prefato Maggiore, diedero bella prova di calma e di disciplina, astenendosi compie-