Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <488>
immagine non disponibile

488
Gian Luigi Bruzzone
di guerra al valor militare il 26 maggio 1917.17>
Ma tanto basti. Se ci sarà concesso desidereremmo ritornare sulla figura di Sebastiano Mezzano 1S> e/o sulla famiglia e la celebre manifattura.19)
Veniamo alle lettere. Esse non rappresentano l'integrità delle rimaste, bensì solo quelle indirizzate al fratello maggiore ed ai nipoti, con l'esclu­sione di quelle rivolte alla moglie e ai figli, assai più intime e com­moventi. Si sono escluse, s'intende, anche le molteplici cartoline illustrate contenenti semplici saluti.
Giacomo, destinatario di maggior consistenza, era il fratello primo­genito, nato nel 1850 e morto nel 1917, pertanto più grande di Sebastiano di tredici anni. Capitano di lungo corso, aveva solcato i mari dell'ecumene, aveva sposato la cugina Antonina Mezzano (1869-1945) figlia del cap. Michele ed ora viveva coi propri cari a Celle, considerato il patriarca della famiglia. Giacomo ebbe sette figli: Caterina (1883-1963), Maddalena detta Lena (1889-1978), Gian Battista ingegnere e colonnello d'artiglieria (18914973), Michelina (1894-1911) morta adolescente, Michele (1895-1966), Myriam (1897-1984) ed Umbertina (1900-1971).
Sebastiano aveva sposato Olga Trinchi (1865-1945) dalla quale ebbe quattro figli: Arrigo (1890-1941) dottore in legge, Nelly docente di lette­ratura italiana e latina in Firenze, e i gemelli Bruno, capitano marittimo, e Bianca.21')
Le lettere manifestano, anzitutto, lo stato d'animo dell'ufficiale a contatto con la morte e consapevole di volta in volta che le righe vergate ai propri cari potevano essere le ultime. Non stupirà per ciò lo spessore affettivo e la tensione non comune di molte. Si avvertirà anche il progressivo attenuarsi della festosità giovanile per dar luogo a maggior pensosità e, nelle missive da Rodi, di un'esplicita stanchezza. H linguaggio, da vero militare, risulta franco e spigliato, senza peraltro cadere in sbavature sentimentalistiche o retoriche.
Con questo non si nega nella società d'allora resistenza di frange contrarie alla guerra coloniale, perfino a Savona, forse per esser città
17> Ivi, p. 307.
W Ne cito anche i profili necrologici: / morti per la patria, in Corriere della sera, Milano, 2 agosto 1915; La morte d'un valoroso colonnello copertosi di gloria in Libia e nell'Egeo, in // Caffaro, Genova, 14 agosto 1915; T. A., Un prode caduto per la patria, in // Secolo XIX, Genova, 23 agosto 1915; T. A., In memoria di un prode caduto per la patria, in // Secolo XIX, Genova, 31 agosto 1915.
19> Questo, di fatto, era il desiderio tante volte espressoci dalla carissima Myriam Mezzano (1897-1984), figlia del cap. Giacomo.
2) A lei vada il mio ringraziamento per la squisita affabilità e la benevolenza nutrita per me.