Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <495>
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Lettere sulla guerra italo-turca 495
sono sempre pronto a dare il mio sangue. Morto o vivo, ritornerò vicino ai miei cari.
Il nemico ha avuto enormi perdite: si calcolano a 1200 i morti e a 2000 i feriti.
Sono fiero d'essere italiano; sono fiero d'appartenere alla nostra famiglia. Vi bacio affettuosamente.
XII
[senza data] 22> Giacomo carissimo,
ho un momento di tranquillità e lo dedico a te e agli amici che s'interessano della guerra. Ti dirò che la giornata del 12 c.m. è stata la più brillante per noi e la più sanguinosa pei turco-beduini.
Verso le 21 del giorno 11 la ridotta n. 4 (quella che mi sono distìnto il 25 Dicembre s.a.) sparava qualche cannonata contro il nemico che s'avanzava (l'aveva scorto coi riflettori) le nostre mitragliatrici. Al mattino hanno continuato a sparare e verso le 10 sembrava che fosse tutto terminato, perché dai nostri osservatori nulla più si scorgeva. Erano le 11 e mi trovavo coi miei ufficiali a dividere quel poco che si può avere in queste posizioni, quando mi si presenta il capitano S.M. e mi consegna un biglietto dove diceva che col mio battaglione passavo a disposizione del Generale Ameglio e che al più presto avessi fatto suonare l'allarmi e paritre per l'oasi del Fojat.
Verso le 11 V ero al mio posto. Verso le 12 i nostri cannoni aprono il fuoco verso l'oasi delle 2 palme ed io mi porto col Generale al 1 tempo (vedi schizzo), intanto si sentono le fucilate dei nostri e poco dopo incomincio a sentire verso di me qualche fucilata di quei [...] B> di beduini. Verso le 13 il Tenente colonnello comandante il 79 è ferito gravemente; il mio colonnello, ch'era vicino al Generale, gli ordinò di prendere il comando dei due battaglioni (1 79 e 1 57). Io rimango sempre a sua disposizione, intanto vedo passare feriti del 63, del 4" che erano sulla nostra destra. Verso le 13 il Generale mi dice: Maggiore, faccia uno sbalzo di 200 m. e venga alla 2a posizione . Da questa posizione ho qualche pallottola nemica e sento anche qualche nostra. Invio un sottotenente (che ho proposto per la (medaglia) a dire che non sparasse che presto avrei agito. Dopo pochi minuti il Generale mi ordina di agire risolutamente ed io grido: Avanti!, arrivo al margine dell'oasi, dov'è il caseggiato, con qualche ferito. Capisco che il nemico è nella buca e che i nostri non possono avanzare. Ordino al Capitano dell'8 di fare una conversione e al coperto della casa fa subito aprire passaggio per entrare nella casa e dopo pochi colpi si uccidono i difensori della casa, indi entriamo. Qui incominciano i fuochi sicuri dall'alto al basso contro 127 beduini che in pochi minuti (dalla posizione che è segnata dallo schizzo) vedo sotto i miei occhi uccidere. Non ti dico come ero esposto, ma Iddio mi proteggeva. Dopo poco ordino alla baionetta Savoia .Ragazzi seguite il vostro Maggiore', ci lanciamo nella buca, si viene corpo a corpo. L'esempio nostro è seguito dal nostro Colonnello e dai gloriosi compagni che per un'ora circa non si potevano muovere perché avevano perdite enormi di quei [...] di beduini. Qui nella buca ci abbracciamo tutti e gridiamo: Viva l'Italia . Che momentil
Tutti possediamo trofei di guerra e tutti siamo lieti per la splendida vittoria.
22) La lettera è senza data, ma con ogni verosimiglianza fu vergata poco dopo la XI.
23) Censura dell'autore.