Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
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1992
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Gian Luigi Bruzzone
di Rodi. La popolazione greca è a noi favorevole. Sono molto stanco: questa campagna ha dato il modo di conoscere la mia fibra. Vi penso e vi bacio con tutto l'affetto.
XIX 29)
Rodi, 11 maggio 1912 Nipote mia cara,30) grazie delle tue lettere in data del 24 s.m., ricevute ieri. Delle tue espressioni patriotiche [...].31> Non posso scrivere come vorrei per descriverti il nostro sbarco, il combattimento e quello che dovremo fare ancóra. Ricordami ai novilli sposi, quando li vedrai. Baciami i nostri cari. Pensate e pregate per me. Vi bacio con tutto l'affetto.
XX
Rodi, 18 maggio 1912
Ierj alle 20 siamo ritornati da Sitas, dopo una marcia lunghissima, ma felici perché abbiamo fatta prigioniera la guarnigione di questa isola. Il nemico era composto di diversi ufficiali di terra e di mare e di 1200 soldati. Il combattimento fu lungo, ma io non ho avuto che un ferito nel battaglione. Come la guarnigione s'è difesa, così ha avuto l'onore delle armi. A quest'ora sarà partita per l'Italia. Abbiamo preso le armi e due cannoni. Con ierj è il quinto combattimento che ho preso parte, senza contare altri piccoli scontri. Spero nel Supremo che mi conserverà all'affetto della mia famiglia e al vostro. Ho ricevuto la lettera di Lena e di Antonina e della nipotina Maria.
Abbiamo avuto feste nei paesi greci al nostro ritorno. Rodi è una bell'isola, priva però di strade. La popolazione spera nell'Italia.
A quest'ora avrete tra voi la sposa e lo sposo32) che io auguro ogni felicità. Miei cari, sento il bisogno di riposo, perché dopo sei mesi di vita di guerra che si provano tutte le emozioni, questo per me è divenuto una necessità. Dimentico tutto però, quando sono chiamato ad essere degno della madre patria e del casato. Non sono permesse le lettere, perciò invio la presente sperando vi pervenga. Vi penso sempre. Grazie dell'invito della buona zia Manin: se il Supremo mi farà ritornare, accetterò volentieri. Vi bacio tutti.33)
XXI
Rodi, 29 maggio 1912 Mie! carissimi, non so di voi e vorrei scrivere a lungo per trattenermi con voi, perché mi
2> La cartolina offre una veduta del faro di S. Nicola. 30 Si rivolge a Lena, figlia di Giacomo.
31) Periodo rimasto sospeso forse perché interrotto e disturbato dalle scritte greche della cartolina, il cui spazio per la corrispondenza appare assai esiguo.
32) Allude a Rina e Richctto.
33) Pochi giorni dopo questa lettera, 11 23 maggio, il maggiore Mezzano ricevette una lettera di congratulazioni dal Sindaco di Sor! (allora Pieve di Sori), Tommaso Mezzano, In essa si rallegra per l'esistenza di un ufficiale valoroso con lo stesso cognome (non mi pare infatti intercorresse legame di parentela).