Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <503>
immagine non disponibile

LIBRI E PERIODICI
CAMILLO CAVOUR, Diari (1833-1856), a cura di ALFONSO BOGGE (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Commissione nazionale per la pubblicazione dei carteggi del conte di Cavour); Roma, Ministero per i beni culturali ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1991, in 8, 2 voli., pp. 810. S.p
I Diari cavouriani, che vedono ora per la prima volta la luce in una edizione integrale, condotta sugli autografi, costituiscono una delle fonti più significative per la conoscenza della formazione culturale e politica del grande statista. La loro difficile ricostruzione, con buona pace di quanti ritengono che un testo ottocentesco non possa presentare grossi problemi di edizione, dimostra, al contrario, quale lungo travaglio sìa stato necessario per portare a termine l'impresa.
Nella prima edizione curata da Domenico Berti nel 1888, ristampata e tradotta in italiano da Luigi Salvatorelli nel 1941, nei Diari erano stati soppressi singole parole o interi periodi ed erano state apportate modifiche sia per una ingenua ed eccessiva forma di riguardo nei confronti di personaggi appena scomparsi o ancora vivi sia, spesso, per errata o imprecisa lettura dell'autografo. Diversi studiosi di Cavour da Francesco RufEni a Maria Avetta, da Rosario Romeo a Carlo Pischedda hanno pubblicato negli ultimi decenni varie integrazioni dei Diari, anche al di là degli anni 1833-1843, coperti dall'edizione Berti. Solo agli inizi degli anni Sessanta, però, per incarico della commissione nazionale per la pubblicazione dei carteggi del conte di Cavour creata nel lontano 1913 da Giovanni Gioii ttì. per la raccolta e la pubblicazione, con criteri rigorosamente scientifici, delle fonti necessarie per la cono­scenza di uno dei maggiori artefici dell'unificazione politica del paese Aldo Vitale si accìnse alla preparazione di una nuova edizione dei Diari, cercando anche in vari taccuini miscellanei frammenti diaristici da integrare nel testo pubblicato dal Berti. L'operazione si rivelò, però, non soltanto assai lunga e difficile, ma assai opinabile e di dubbia utilità, data l'incerta natura di quegli scarsi frammenti e l'impossiilità, in molti casi, di datarli e di inserirli, quindi, al posto giusto.
Per questo motivo Alfonso Bogge, al quale venne affidato l'incarico dopo la rinunzia di Vitale, abbandonò giustamente l'idea di inserire nei Diari annotazioni di provenienza diversa, e decise di rispettare la distinzione delle varie unità archivistiche, procedendo anzitutto alla scrupolosa collazione del testo trascritto, e segnalando minu­tamente gli errori e le omissioni del Berti, e le eventuali modifiche apportate.
Alfonso Bogge ha curato con grande rigore filologico questa edizione dei Diari, l'ha arricchita con un imponente apparato di note frutto di accurate ricerche bibliografiche e archivistiche fatte anche a Ginevra e a Parigi, che occupano un numero di pagine doppio rispetto al testo cavouriano , con un nutrito indice di nomi e di luoghi, e con 65 illustrazioni inedite o poco conosciute scelte con grande cura e rara competenza; ma, per un triste destino, non ha potuto vedere la conclusione della sua lunga fatica, portata a termine con affettuosa dedizione dalla dott. Paola