Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
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Libri e periodici
formare un nuovo ministero dopo la caduta di quello presieduto dall'Azeglio, il diario reca soltanto: Visita al duca di Genova ed alle regine , cioè a Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele II, e a Maria Teresa sua madre. Lo stesso congresso di Parigi del 1856 che vide impegnato Cavour nel tentativo di presentare ad una assise internazionale la soluzione della questione italiana come condizione della pace in Europa, è ricordato tacitaniamente, anche quando, una volta firmata la pace, il congresso affrontò, V8 aprile, la situazione dell'Italia: Discussion sur l'Italie; e, subito dopo, la notizia del successo parigino della grande attrice Adelaide Ristori nella Medea di G. M. Legouvé.
GIUSEPPE TALAMO
Pane e potere. Istituzioni e società in Italia dal Medioevo all'età moderna. Catalogo a cura di V. FRANCO, A. LANCONELLI e M. A. QUESADA (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni Archivistici); Roma, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, 1991, in 8, pp. 265. S,p.
È questo il catalogo della mostra realizzata in occasione del convegno su Gli Archivi per la storia dell'alimentazione, promosso dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e dall'Università degli Studi della Basilicata e tenutosi a Potenza e a Matera nel settembre del 1983. Successivamente, la mostra è stata ospitata nella sede dell'Accademia dei Lincei, nell'ambito delle manifestazioni per la Giornata mondiale dell'alimentazione {19-30 ottobre 1988).
Non deve stupire 31 titolo Pane e potere dell'indagine, poiché una caratteristica della ricerca storica recente è proprio l'interesse per una serie di tematiche non direttamente riconducibili all'alta politica o a svolte epocali di carattere economico-sociale. In questo senso, la storia dell'alimentazione costituisce un terreno privilegiato per cogliere nella sua interezza il rapporto tra le vicende private e le vicende pubbliche, tra microstorie e macrostorie . Il cibo da sempre costituisce un campo decisivo per l'esercizio del potere. Esso, da elemento materiale per il soddisfacimento di un bisogno ancestrale, diviene un fatto politico nella misura in cui alle istituzioni è conferita una delega di responsabilità per garantirne l'approvvigionamento. La mostra, con la sua ricca raccolta documentaria ed iconografica (reperita presso gli Archivi di Stato di sessanta città italiane) ha appunto testimoniato questo particolare aspetto.
L'interessamento nei confronti delle questioni alimentari, attraverso la creazione di istituzioni pubbliche preposte al reperimento delle scorte di prima necessità (Annona, Abbondanza, Grascia, ecc.), costituì per lunghi secoli una costante dell'attività delle classi dirigenti. Di particolare rilievo, per il nostro ambito di storia risorgimentale, ci è parsa la sezione in cui si illustra il passaggio dall'epoca caratterizzata dal moltiplicarsi degli interventi con cui le autorità tentano di stabilizzare i prezzi e controllare la produzione (XVII secolo-prima metà del XVIII secolo), all'epoca in cui le classi dirigenti pongono al centro dell'azione riformatrice la liberalizzazione della circolazione dei grani e l'abbattimento del sistema vincolistico (seconda metà del XVI IT secolo-XIX secolo). E qui che si sente la pesante materialità del trapasso dal mercantilismo al libero scambio, dal modo di produzione feudale al modo di produzione capitalistico. In genere, ncV Ancien Regime, il divieto di esportazione colpisce tutti i prodotti alimentari, ma in primo luogo la circolazione dei grani è coscientemente ostacolata da una fitta rete di dazi, gabelle, licenze, diritti di passo. Nelle annate in coi si delinca la carestia, le magistrature reagiscono inasprendo ancor più i controlli sulla produzione e sulla vendita per evitare accaparramenti o intervengono instaurando addirittura monopoli diretti sul commercio dei grani esteri. Negli Stati italiani del* VAncien Regime, gli organi di governo si occupano del rifornimento delle città,