Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <512>
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SALVATORE CALLERI, Messina moderna, prefazione di Saverio Di Bella (Quaderni di Scienze umane, 14); Soveria Mannelli, Rubettlno, 1991, in 8, pp. 400. L. 45.000.
Negli ultimi anni le riviste Nuovi quaderni del Meridione e Incontri meridionali hanno dedicato diversi articoli alla Messina risorgimentale e contemporanea. Carmen Salvo ha analizzato la stampa cittadina dall'Unità al fascismo,') Rolf Wòrsdorfer ha tracciato un sobrio ma esauriente bilancio storiografico ed ha indicato alcuni temi di ricerca,2) Bruno Villari ha raccolto le suggestioni risorgimentali3) ed infine Francesca Moraci ha segnalato alcuni esempi della ricostruzione dopo il terremoto del 1908.4) Allo stesso Wòrsdorfer è dovuto il lavoro, apparso nel 1990, sul movimento operaio e socialista nel primo quindicennio del XX secolo, che offre interessanti pagine ancora sulla difficile rinascita dopo il sisma del 1908.5)
Sul finire degli anni Settanta, in un editoriale, intitolato significativamente La storia della Sicilia come storia del Mezzogiorno ed inteso come consuntivo del­l'attività decennale, la rivista Archivio storico per la Sicilia orientale ha rivendicato il merito di aver restituito dignità storiografica alla piccola storia dell'isola, chiamando senza pregiudizi di scuola o di metodo a tale compito la ricchissima esperienza interdisciplinare delle scienze umane che ha distinto e distìngue la più recente vicenda della storiografia europea .*)
Il lavoro di Calieri si muove senza dubbio in questa prospettiva e la prova è recata da una sottolineatura fatta dall'A. nell'introduzione. Accennando all'arco temporale della storia messinese dal Settecento alla prima guerra mondiale, Calieri tiene a far rilevare, come, attraverso l'esame del cammino di civiltà di una città, quale Messina, che si apriva gradualmente alle istanze della cultura europea , abbia voluto dare particolare rilievo al dibattito ideologico in corso in una società la quale, passando dall'esperienza del secolo ' dei lumi ' a una concezione nuova della libertà, si rivolgeva alla ricerca di strategie per adeguare le azioni ai fini .
Con misura e senza sopravvalutazioni stonate, la storia di Messina viene inserita nel suo naturale contesto non solo regionale, ma anche nazionale e continentale , fuori del quale si avrebbe solo e soltanto del municipalismo anacronistico.
La trattazione si sofferma, analizzandoli con spirito critico, sui diversi aspetti politici, culturali, religiosi e persino folcloristici, così da ottenere la fisionomia piena di una città, colpita da amare, drammatiche e laceranti esperienze (la peste del 1743, il colera del 1854 e i terremoti del 1783 e del 1908).
La narrazione prende l'avvio dalla dominazione savoiarda (1713-1719), ma sia consentito, per provare ancora più nettamente l'apertura della storia messinese, compiere un piccolo passo cronologico ali'indietro e ricordare la definizione data da Massimo Petrocchi: la storia di Messina Stato-città rientra in pieno nella storia del rapporto
1) Nuovi quaderni del Meridione, XXII (1984), n. 87-88, pp. 189-221.
2) Ivi, XXIU (1985), n. 91, pp. 299-308.
?) Incontri meridionali, Vili (1988), n. 3, pp. 109-122.
4) Ivi, X (1990), n. 3, pp. 173-179.
5) R. WÒRSDORFER, Movimento operaio e socialista a Messina (1900-1914), Roma-Reggio Calabria, Gangemi, 1990.
Da non dimenticare è, poi, nella collana Le città nella storia d'Italia del­l'editore Laterza l'opera di A. IOLI GIGANTE, Messina, 1989, e il volume di Luigi Tomeucci, Milano, Giuffrè, 1963.
6) Archivio storico per la Sicilia orientale, LXXIII (1977), fase. MI, p. 5.