Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <516>
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516 libri e periodici
nell'anno accademico 1987-88, aventi come oggetto di studio le vicende di Spoleto nel periodo rivoluzionario e napoleonico, e si inserisce in quel vasto panorama di pubblicazioni celebrative del bicentenario della Rivoluzione francese che ha sfornato, è vero, ima quantità impressionante di titolo, ma di cui solo ben pochi sono di buon livello scientifico.
Non è il caso di questo studio, strutturato al suo interno in due ben distinte sezioni, la prima riferentesi al Dipartimento del Clitunno, la seconda a quella del Trasimeno, vale a dire alla diversa terminologia usata nel periodo rivoluzionario prima ed in quello napoleonico poi per descrivere il territorio su cui estendeva la propria giurisdizione il capoluogo dipartimentale di Spoleto. È la bella cittadina umbra la protagonista assoluta del volume, le cui vicende sono studiate dagli Autori non solo nell'evoluzione degli avvenimenti politici, militari ed amministrativi, ma sono anche ricostruite attraverso l'analisi delle realtà sociali ed economiche della sua popolazione. Una ricerca effettuata attraverso un accurato e paziente spoglio del numeroso materiale documentario conservato presso l'Archivio di Stato di Spoleto, quello dell'Università La Sapienza di Roma e quelli Nazionali di Parigi, il cui risultato è un volume dichiaratamente impostato attraverso una ricostruzione cronachistica degli avvenimenti, una sorta di microstoria tanto in voga negli ultimi tempi scelta così motivata da uno degli Autori, Ubaldo Santi: La microstoria è il substrato della macrostoria: la storiografia nazionale è la sintesi delle storiografie municipali, ancora lacunose e in parte ignorate. Tra le storie locali e la storia nazionale e internazionale vi è una interrelazione ed un rapporto di causalità. Lo studio completo ed esaustivo delle vicende storiche delle molteplici comunità locali è il presupposto per una completa sintesi storiografica nazionale {p. 11).
L'evoluzione cronologica degli avvenimenti, dall'occupazione francese ed il conse­guente crollo dello Stato pontificio alla Repubblica Romana del 1798-99, dall'invasione operata dagli eserciti austriaco e napoletano con la prima restaurazione pontificia all'occupazione napoleonica e l'istituzione del Dipartimento del Trasimeno, è dunque l'elemento d'unione delle due sezioni del volume, frutto, la prima quella che fa riferimento alla Spoleto dell'età rivoluzionaria delle ricerche di Ubaldo Santi, e la seconda che prende in esame l'età napoleonica di Elio Fortunato.
Una sezione a sé stante è quella costituita da una interessante appendice documentaria Un capoluogo dipartimentale dell'Impero francese: Spoleto, (1809-1814) in cui sono raccolte le lettere spoletine (in quanto scritte nella quasi totalità nel centro umbro) del prefetto Antoine-Marie Roederer al padre; sono fonte di lettura avvincente, ma soprattutto preziosa per l'approfondita descrizione dei problemi del-ramministrazione imperiale che contengono.
L'appendice finale è dedicata al discorso tenuto dal prof. Mario Bareni sul tema Valore perenne del messaggio rivoluzionario: Liberté, Egalité, Fraternité , inserito nel quadro delle manifestazioni celebrative della Rivoluzione francese, a conclusione del quale si afferma: Comunque sia, i principi della Rivoluzione sono ancora attuali: essi devono costituire gli ideali cui dobbiamo ancora rivolgere il nostro pensiero e la nostra volontà, per farli sempre più penetrare nella nostra coscienza, per perfezionarli, per realizzarli più compiutamente, al fine di dar vita ad una società migliore; più giusta, più umana, più conforme alle più alte nostre aspirazioni (p. 415).
Unica nota stonata del volume, contributo equilibrato e consistente allo studio dell'Italia centrale nel periodo rivoluzionarlo e napoleonico, è quella rappresentata dal­l'assenza di un indice nei nomi, prezioso strumento il cui inserimento avrebbe reso più agevole la consultazione del lavoro.
VINCENZO FANNINI