Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
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1992
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541
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Libri e periodici 541
definisce * qualche [...] noia desanctisìana , p. 85) ritornano a più riprese nel carteggio: da sottolineare quella riguardante la collezione del giornale L'Italia, diretto da De Sanctis dal 1863 al 1867, che era l'organo di informazione dell'Associazione Unitaria Costituzionale Italiana (pp. 451-452). Un altro dei temi presenti in questo epistolario, soprattutto nel corso degli anni Venti, è la cultura seicentesca: in quel periodo, infatti. Croce stava pubblicando sulla Crìtica alcuni articoli, dedicati al Seicento, che poi avrebbe raccolto nella Storia dell'età barocca e nell'agosto del 1925, informava Pintor che il suo libro sulla Letteratura del Seicento è in pieno processo di formazione. Spero di finirlo con la fine dell'anno <p, 188), Argomenti come la Riforma e la Controriforma, la figura di Torquato Accetto, le teorie politiche seicentesche e gli scrittori polìtici italiani, in particolare Ludovico Zuccolo, ritornano a più riprese nelle lettere di quegli anni.
Numerose furono le richieste riguardanti la storia italiana dall'Unità alla Prima Guerra Mondiale, nei mesi precedenti la pubblicazione della Storia d'Italia: dall'articolo di un giornale inglese dedicato alla realtà politica italiana durante il secondo governo Crispi <p. 214) ai testi dei due trattati della Triplice Alleanza, dall'informazione riguardante le vicende parlamentari di inizio secolo che vedevano protagonista D'Annunzio (p. 221) al discorso di Giolitti in occasione della presentazione al Senato del Trattato di pace di Losanna successivo alla guerra di Libia (pp. 222-223), dalle opere di Michels sul movimento socialista italiano e di Nello Rosselli su Mazzini e Bakunin (p. 218) agli Atti del congresso socialista del 1914 (p. 225; per altri riferimenti al socialismo italiano, vedi anche p. 222). Croce era fortemente preoccupato per la vita civile italiana, soffocata dal fascismo, e sentiva profondamente il legame fra la Storia, alla quale stava lavorando, e la situazione politica a lui contemporanea: i legami di questa storia con la situazione presente mi hanno portato a meditare e fantasticare dolorosamente sul presente e sull'avvenire. Mi costa uno sforzo penoso attendere alla storia che mi sono proposto di scrivere come dovere da adempiere nei confronti dei miei connazionali: mi si riaprono piaghe come forse non accadrebbe se potessi occupare la mente in altri studi meno vicini alla politica attuale (questo brano dell'8 luglio 1927 è tratto dai Taccuini di Croce e viene riportato -da Spadolini neìVIntrodu-zione, p. 27).
Un ultimo elemento merita di essere sottolineato: i rapporti che Croce ebbe con esponenti di rilievo della vita culturale e civile italiana; a tale riguardo devono essere evidenziate la notizia comunicata a Pintor nel 1903 dell'offerta fatta a Gaetano Salvemini di collaborare alla Critica con recensioni (una in particolare, riguardante il lavoro di Volpe sulle istituzioni comunali medievali pisane), offerta che non venne accolta <p. 432), e la richiesta fatta sempre a Pintor riguardante le condizioni di salute di Gaetano Mosca nell'aprile del 1927 (p. 207).
Dall'analisi fin qui condotta, risalta l'importanza di questo carteggio per la comprensione dell'opera di Benedetto Croce: va dato merito a Spadolini di aver fatto in modo che un altro importante tassello sia entrato a comporre il complesso mosaico della biografia intellettuale del filosofo napoletano.
MARCO PAOLINO
L'arma delta persuasione. Parole ed immagini di propaganda nella Grande Guerra. Catalogo a cura di MARIA MASAU DAN, DONATELLA PORCEODA [della mostra tenuta a] Gorizia, 29 giugno>4 novembre 1991 [da] Provincia di Gorizia, Musei provinciali, Archivio storico, Biblioteca; Gorizia, Edizioni della Laguna - Cooperativa Mitt, 1991, in 8" largo, pp. 310. S.p.
La mostra di alto livello, certo imponente per numero e bellezza dei pezzi esposti, ha presentato in ordine quasi cronologico, in 13 sale di cui tre dedicate