Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA ITALO-TURCA 1911-1912; MEZZANO SEBASTIANO LETTERE
anno <1992>   pagina <544>
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sono stati raccolti gli Atti delle giornate di studio tenutesi in Spagna nell'agosto del 1991 ed aventi come tema un argomento estremamente stimolante ed impegnativo: La Massonerìa oggi.
Argomento tult'altro che semplice da affrontare, scomposto in molteplici sfac­cettature difficili da cogliere in una visione d'insieme omnicomprensiva, ma che Aldo A. Mola autore anche di uno dei contributi, La Massoneria e il futuro dei parlamenti (pp. 39-70) riesce a sintetizzare brillantemente nelle pagine introduttive del volume, in cui riassume il senso dei lavori del Convegno {La Massoneria oggi, pp. 7-15). Premesso che com'è naturale che sia per cogliere correttamente la mentalità massonica gli studiosi non possono limitarsi ad indagare il passato ma devono tenere conto anche delle testimonianze presenti, non è assolutamente detto, come taluni affermano, che per affrontare le tematiche inerenti la Massoneria si debba necessaria­mente essere iniziati: Tanto Varrebbe sostenere che per ricostruire le vicende di un partito bisognerebbe farne parte e che occorrerebbe essere chierici per indagare la storia della Chiesa o compositori e pittori per pronunziare giudizi sulle rispettive arti o scriverne la storia (p. 10).
Scorrendo velocemente le relazioni e le tematiche affrontate (FREDERICK TRISTAN, La Massoneria e l'Europa, pp. 16-26; HERVÉ HASQUIN, Massoneria e politica. A proposito del fantasma del complotto ebraico-massonico, pp. 27-39; JIRI SONKA, Passato e presente della Massoneria in Cecoslovacchia, pp. 71-82; LEON ZELDIS MANDEL, La Massonerìa in Israele, pp. 83-93; FRANCOISE GASPARO, Donne e massoneria. Massoneria femminile-massoneria femminista? Il caso della Francia, pp. 94-112; LICIO GELLI, La Massoneria e il potere, pp. 113-127; PAULO AGNELLI BICUDO, La Massoneria e la Chiesa, pp. 128-134; JOSÉ FERREE BENIMELI, Gli studi storici sulla Massoneria in Europa, pp. 135-150), vale forse la pena di soffermarsi, sia pure brevemente, sull'intervento dell'ex venerabile maestro della disciolta loggia Propaganda massonica n. 2: Di cosa sia la masso­neria oggi, in particolare in questi ultimi dieci anni scrive , io sono il testimone vivente, il protagonista delia violenza e della persecuzione antimassonica, contro la mia persona, in qualità di massone e contro la mia Loggia, l'inimitabile e irripetibile Loggia Propaganda n. 2 all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia, di cui, nonostante le persecuzioni e i dolori subiti da me e dai miei fratelli, sono orgoglioso esser stato Maestro Venerabile [...]. Il tempo delle persecuzioni per la Massoneria non è finito, non illudiamoci. Noi che siamo uomini lìberi e di buoni costumi, e quindi difensori dei valori spirituali dell'uomo e dei suoi diritti, saremo sempre i primi ad essere colpiti, quando la barbarie, in dittatura o in democrazia, secondo le leggi degli uomini che possono, vogliono e sanno sbagliare, avrà la meglio sulla civiltà (pp. 113-114); partendo dunque da un assunto corretto, quello cioè della perdurante diffidenza e prevenzione nei confronti della Massoneria che ancora oggi caratterizza taluni paesi, Gelli, strumentalmente, cerca di giustificare un'iniziativa la sua che per i fini che si proponeva ed i mezzi che utilizzava, va nettamente tenuta distinta dagli scopi e dagli ideali massonici. Se è vero che nulla, sinora almeno, è stato dimostrato nei confronti della P 2 , è altrettanto vero che ciò non significa, automaticamente, che quell'organizzazione eversiva fosse estranea a quanto le viene attribuito: nascondersi dietro la facciata massonica, invocando uno spirito di solidarietà che è patrimonio di tutti i fratelli, è facile, troppo da non far pensare ad un tentativo, l'ennesimo, di camuffamento; l'unico dato certo ed innegabile è che la loggia di Gelli ha gettato un discredito enorme sulla Massoneria tutta e che a questa sarà molto difficile recuperare quell'immagine di credibilità, di correttezza e di rispetto dei valori democratici che l'hanno sempre caratterizzata.
Pregevole, a mio avviso, l'iniziativa di fornire a chiusura del volume una sia pur sintetica scheda di tutti 1 relatori. Non credo di affermare nulla di nuovo dicendo che le vicende storiche si ricostruiscono anche attraverso la conoscenza della biografia