Rassegna storica del Risorgimento
BORBONE CARLO DI, PRINCIPE DI CAPUA; ZUPPETTA LUIGI
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1993
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Romano Ugolini
gennaio del 1836 fuggì da Napoli e dal Regno per impalmare la sua bella. La questione, come è ovvio, avrebbe suscitato solo l'attenzione delle cronache mondane se il problema dei diritti ereditari Ferdinando, con un discutibile decreto, tolse al fratello beni e diritti di successione e il fatto che la sposa fosse imparentata con Palmerston non avessero imposto un interesse politico-diplomatico, stante il separatismo siciliano e le mire britanniche sull'isola.
Il 22 settembre del 1836 Carlo e Penelope di Capua giunsero a Malta muniti di passaporto britannico e vi si stabilirono dando impulso e credibilità ai sospetti delle mire del Governo di Londra sulla Sicilia. Se si aggiunge a ciò il fatto che il principe teneva contatti continui con la contea di Mascali, di sua proprietà, si possono ben capire le speranze che subito cominciarono a circondare la sua figura. A Malta nacque il primo figlio del principe, Francesco Ferdinando Carlo, e la presenza di un erede aumentò il suo prestigio, ma, come abbiamo detto, la sua personalità non fu tale da catalizzare un vero e proprio movimento siciliano in suo favore, nonostante che le vicende connesse al colera del 1837 preparassero un terreno assai favorevole a dar corso concreto alle speranze suscitate. Alla fine del 1837 Londra, delusa dai suoi protetti, non vide più. la convenienza di agitare i sospetti e l'ostilità di Napoli senza costrutto ed impose ai coniugi di lasciare Malta, dove tuttavia rimasero radicate la memoria del principe e le speranze da lui suscitate in Sicilia.
A questa memoria e a queste speranze si rifece Zuppetta quando decise di gettarsi nella vita pubblica: il 10 marzo 1845 uscì il primo numero de II vagheggiatore dette scienze e delle lettere, fondato e diretto dall' illustre sventurato Zuppetta. Il foglio era stampato il 10, 20 e il 30 di ogni mese e concluse la sua breve vita con il numero 9, del 30 maggio 1845. Fu per lo più dedicato a questioni letterarie e giuridiche; fra queste ultime Zuppetta pose la questione dei diritti del principe di Capua contro i provvedimenti, ritenuti illegittimi, presi dal rapace fratello a carico di questi.7* Non è diffìcile pensare ad un intervento del console napoletano, Giuseppe Ramirez, sul Governatore britannico per porre fine al .periodico, ma -restava il fatto che, pur avendo interrotto dopo tre mesi la sua nuova vita di giornalista, Zuppetta si era ormai legittimato come principale difensore del perseguitato principe agli occhi dei maltesi e degli esuli italiani. Non sappiamo se Zuppetta compì la sua scelta politica in vista dell'imminenza del ritorno a Malta di 'Carlo di Borbone: in realtà questi giunse a La Valletta il 1 gennaio 1846 a bordo del vapore Sydenham, ma non abbiamo dati sufficienti per sapere se tale arrivo potesse essere noto con tanto anticipo. Noi propendiamo per una scelta autonoma di Zuppetta, non legato alla successiva presenza del principe: era troppo forte per il giurista la tentazione di dire il suo parere su un caso tanto particolare, reso inoltre popolare, in epoca di
7) VINCENZO BONELLO - BIANCA FIORENTINI - LORENZO SCHIAVONE, Echi del Risorgimento a Malta, Malta, Dante Alighieri, 1963, pp. 50-5.1.
Ì Ivi, p. 123.