Rassegna storica del Risorgimento
BORBONE CARLO DI, PRINCIPE DI CAPUA; ZUPPETTA LUIGI
anno
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1993
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Romano Ugolini
l'ingegno suo, egli ha diritto speciale alla nostra stima. È possibile che tu abbia udito a parlarne come di fautore del Principe di Capua; e perché tu non abbia ad interpretare sfavorevolmente quanto egli scrisse per lui, credo debito mio il dirti che la parte fatta da lui con quel Principe, comeché poggiante sopra una speranza errata, secondo me, non ha menomamente violato la fede sua di Giovine Italiano, e ch'ei l'interruppe nobilmente appena quella speranza gli andò fallita. La lettera di Mazzini a Giuseppe Lamberti, del 28 settembre,17) era tutta dedicata a Zuppetta di cui annunciava il prossimo arrivo a Parigi; Mazzini proseguiva chiedendo a Lamberti di interessarsi per occupare Zuppetta in un giornale della capitale francese dove avrebbe potuto scrivere di legislazione e guadagnare così i soldi necessari al suo mantenimento. Gli consigliava inoltre di porlo in contatto con Giannone, per farlo conoscere nella società intellettuale parigina.
Mazzini, come si vede, dimostrava chiaramente di apprezzare lo studioso, ma non il politico Zuppetta: stentava, inoltre, a nascondere una scarsa simpatia per l'uomo, chiaramente avvertibile, più che in quella citata, nelle successive lettere a Lamberti, il quale, ricevuto a sua volta l'esule a Parigi, manifestò subito apertamente un profondo fastidio per la persona, con la quale evitò accuratamente di avere a che fare e a che dire.18) Zuppetta era stato particolarmente petulante e seccante con le sue ossessive richieste di avere posti confacenti alla sua dignità: prima che le incomprensioni di carattere degenerassero in aperto litigio, tuttavia, Zuppetta fu arrestato dalla polizia parigina che era stata posta in allarme dall'ambasciata di Napoli. Zuppetta fu chicane pel passaporto inglese, poi gli entraron copertamente sul Principe: non l'ho visto più:19) questo fu il rapporto di Lamberti a Mazzini, rapporto che pone in luce quanto Napoli ritenesse ancora pericoloso il sostenitore del principe di Capua a Malta.
Sgradito a Mazzini, a Lamberti e alla polizia francese, nonché all'ambasciata del Regno delle Due Sicilie a Parigi, Zuppetta lasciò a novembre l'ormai noto indirizzo di rue Saint Louis 28 nel quartiere Les Batignólles? così caro alla comunità degli esuli italiani a Parigi, e si recò in Corsica al seguito di Giannone.
Il 27 luglio del 1847 Zuppetta rientrò a Malta, dopo aver trascorso dei mesi terribili in Corsica, dove visse in una povertà tale da commuovere lo stesso Mazzini, che gli inviò ben cento franchi per soccorrerlo, e ben sappiamo quanto Mazzini fosse restìo a destinare somme di denaro così ingenti a scopi non politici.21) A Malta Zuppetta ritrovò il principe di
W) Scrìtti editi ed inediti di Giuseppe Mazzini, voi. XXX, Imola, Galeati, 1919, pp. 190-192.
18) protocollo della Giovine Italia (Congrega centrale di Francia), voi. IV (1846), Imola, Galea ti, 1919, ad nomen.
) ìvl, p. 187.
20) E. GENTILE, art. cit., p. 54.
2i) ERSILIO MICHEL, Esuli italiani in Corsica (1815-1861), Bologna, Cappelli, 1938, pp. 230-234.