Rassegna storica del Risorgimento
BORBONE CARLO DI, PRINCIPE DI CAPUA; ZUPPETTA LUIGI
anno
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1993
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pagina
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14
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14
Romano Ugolini
Intorno al mio cliente, il principe di Capua, non saprei dire quale fosse il suo diportamento prima del di Lui esigilo (1837), e quanto s'incontri di vero negli appostigli travalicamenti.
Colla mano sulla coscienza sono però in grado di affermare che durante l'esiglio la tirannide dei Borboni di Napoli trovò in Carlo di Borbone il più accanito persecutore. Il Principe, oltre al mostrarsi eccellente marito e .padre affettuoso, dava indizi non equivoci di buon cittadino. Egli, Borbone, non isdegnava di scrivere nel mio giornale Giù la Tirannide! diretto a saettare specialmente il re di Napoli e la iniqua polizia che lo sorregge. La famosa Regina Madre scrisse al Principe che il re e tutta la famiglia regnante si sarebbero forse ravvicinati a Lui, se egli cessato avesse di rimanere sotto il patrocinio dell'Avv. Prof. Zappetta, implacabile nemico di tutti i Borboni, non escluso lo stesso Principe. Che rispose il Principe? La risposta, di cui ti mando copia, è degna di un onest'uomo. Egli non si contentò di spedirla alla madre, ma volle anche pubblicarla nel n. 4 del Giù la Tirannide! .
Contentati per ora di questo cenno: il libro del 1847 ti dirà il resto. Se puoi e vuoi, scrivimi in via Saluzzo n. 4. Addio
Luigi [Zappetta]
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P.S. Quando nel 1846 il re di Napoli inviò a Malta il Procuratore Generale Cav. Agresti per un accomodamento bonario, l'Agresti esordì colle parole: Altezza, ho ordini espressi dal re, mio Signore, di non entrare in trat' tative, laddove VA.V.R. avesse ai fianchi come consulente il ribelle Zuppetta, nemico... . Il Principe, rompendogli la parola, prese pel braccio l'illustre Cavaliere, e lo mise alla porta, dicendogli: Fate sapere al re che il principe di Capua non ha voluto ascoltare le vostre insolenze; e voi stesso sappiate che se non vi trovaste sotto il mio tetto, imparereste con migliore lezione a rispettare il nome del mio Avvocato, etc. etc. .