Rassegna storica del Risorgimento
DE SANCTIS FRANCESCO
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1993
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pagina
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Antonio Carrannante
nel 1876 e al quale qualche anno dopo avrebbe dato un significativo contributo personale anche Benedetto Croce.44)
Anche alla conclusione di questo mio breve contributo credo di poter riprendere quelle indicazioni del Russo, per tentare una definizione e una caratterizzazione dell'azione del De Sanctis come ministro: organizzare la vita culturale della nazione, nella persuasione, sempre nutrita dal De Sanctis, che gli uomini colti non si formano sui banchi di scuola; e che comunque un paese non è colto perché vi vivono molti uomini colti; ci vuol altro. Ci vuole una intensa vita culturale ed una ricca circolazione di idee; ci vuole una profonda e coerente vita morale; che vuol dire poi una corretta e vitale dinamica politica. Tutte cose, come ognuno può vedere, che non possono essere affidate all'iniziativa d'un rninistro, per quanto volenteroso e dinamico e capace; tutte cose, per giunta, che l'Italia è ancora lontana dal conquistarsi:
Un paese non è cólto, perché ci sieno molti uomini cólti. Ci vuole la irradiazione della cultura in tutti gli strati, o almeno negli strati più elevati. Perché la politica sia possibile, ci vuole almeno una classe politica che abbia fede in certe idee, e le sostenga virilmente e se ne faccia propagatrice. Senza questa base, la politica si fa nel vuoto e rimane senza eco, e si corrompe subito .45>
ANTONIO CARRANNANTE
MJ cfr. LUIGI Russo, Francesco De Sanctis e la cultura napoletana. Introduzione di Umberto Carpi, Roma, Editori Riuniti, 1983, ma prima edizione Venezia, 1928, pp. 548-350, Sul Circolo Filologico di Napoli e sull'attività che vi svolse Benedetto Croce, cfr. TONI IERMANO, // giovane Croce e II Circolo Filologico di Napoli. Materiati per una storia, in Giornale storico della letteratura Italiana, voi. CLXV1I, fase. 538 (2* trimestre 1980). pp. 217-253.
) Cfr. LUIGI Russo, op. oit., pp. 234-235.