Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI VINCENZO; ITALIA RIFORME AMMINISTRATIVE 1887-1890
anno <1993>   pagina <37>
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Studi sull'età crispina
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spi presidente del ConsigligJS
Ad avviso di Chabod, le preoccupazioni maggiori e, diremo, vinco­lanti del siciliano, erano quelle di lottare per la libertà [...], di raffor­zare l'edaficio statale, [...] di negare 'l'onnipotenza dello Stato.6)
Gramsci riconosce a Crìspi il merito di aver impresso un reale colpo m- avanti alla nuova società italiana7) e, così dicendo, dimostra la frettolosità della tesi, secondo cui la classe politica, che si esprimeva e, negli anni delle riforme, si personificava in Crispi, fosse omogenea ma 'Sostanzialmente estranea ad una società ancora da educare. È una tesi questa, che nega il cammino della struttura statuale e la sua evolu­zione e che fa ripensare alla risposta data nel 1903 da Giolitti al sena­tore Edoardo Ginistrelli: Poiché [...] ha ricordato che egli è un alle­vatore di cavalli, avrà visto che la cosa più difficile è far camminare indietro un cavallo. Si figuri se è difficile far camminare il mondo in­dietro.8) E il mondo, durante il periodo Crispino, checché si possa pen­sare e dire, indietro sicuramente non è andato.
E ancora, a proposito di gruppi sociali e di istituzioni, non può non essere ricordata la eloquente conclusione di Rosario Romeo ned sin­tetico quanto acuto saggio / problemi del decentramento alta fine del XIX secolo: in complesso la " dittatura del ceto di più colto e il più rivoluzionario", come fu definito da Stefano Jacini [il riferimento è, però, vailido per gli anni Sessanta], ebbe un indubbio valore di progresso, non solo per le classi che l'esercitavano, ma per l'intero paese.')
Ultime, in ordine di tempo, giungono le considerazioni favorevoli di Giuseppe Galasso sulle riforme di più rilevante portata (l'istituzione della IV Sezione del Consiglio di Stato, l'ampliamento del corpo elettorale annninistrativo e l'elettività dei sindaci e dei presidenti delle deputa­zioni provinciali) con la sottolineatura di un' attività riformatrice più organica e ampia di quanto spesso non appaia.10)
L'opera, curata dall'Istituto per la scienza dell'amministrazione pub­blica (I.S.A.P.), è ripartita passiamo alila scomposizione critica in quattro volumi, dedicati rispettivamente aiU'amministrazione statale (vo­lume I), alla giustizia amministrativa (volume II), all'amministrazione lo­cale (volume III) e aM'amministirazione sociale (volume IV).
Nella introduzione generale Ettore Roteili giustamente non enfatizza
9 G. VOLPE, Italia moderna, voi. I, 1815-1898, Firenze, Sansoni, ed. 1973, pp. 200-201.
fi) F. CHABOD, Storia delta politica estera italiana dal 1870 al 1896, Bari, Laterza, ed. 1962, pp. 538-539.
7) A. GRAMSCI, Quaderni del carcere, voi. Ili, Torino, Einaudi, 1975, p. 2018.
8) Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti pubblicati per deliberazione della Camera dei Deputali, voi. II, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1953, p. 754.
9) Ora in L'Italia unita e la prima guerra mondiale, Bari, Laterza, 1978, p. 65.
M> G. GALASSO, Cultura e politica negli anni di Crispi, dm Problemi istituzionali oìt., p. 456,