Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI VINCENZO; ITALIA RIFORME AMMINISTRATIVE 1887-1890
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1993
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51
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Studi sull'età empiita 51
ed opzioni: lo Stato è l'associazione di tutti, gli elementi di attività congiunti in un sol fine, che è quello del benessere e della grandezza della Nazione fr.sT)
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Nel dicembre 1990 si è tenuto a Sorrento il 53 Congresso di storia del Risorgimento italiano dedicato ai problemi istituzionali e alle riforme dell'età crispina, i cui Atti costituiscono il contributo più recente su una fase storica, piena di problemi nelle istituzioni e ricca di riforme Incisive e spesso ancora attuali.
Fausto Fonzi ha svolto la prima relazione, intitolata La trasformatone dell'organizzazione politica nell'età crispina. Posti a termine cronologico iniziale il 1886 e a termine finale il 1897, Fonzi esamina la situazione in maniera non generica, sfruttando e considerando capillarmente le relazioni periodiche dei prefetti, una fonte di cui l'autore ben conosce i limiti ma che, con Claudio Pavone, è opportuno continuare a considerare tra le più ricche su un piano dì descrizione generale Estremamente attenta e circostanziata è la ricostruzione della posizione di Crispi di fronte al sistema dei partiti adatto aH'Italia, una posizione fatta di due tendenze divergenti, all'unanimismo e al bipartitismo inglese. Il bilancio conclusivo, offerto dal quadro dettagliato della situazione nazionale nelle sue articolazioni regionali e provinciali risulta dalle solide fondamenta. Per Fonzi, infatti:
lo statista siciliano ha compiuto un coerente e coraggioso tentativo di completamento e rafforzamento dello Stato nazionale sempre diretto, in maniera esclusiva, da una classe politica liberale, borghese, monarchica e laicista. Questo tentativo, che pur ha dato luogo a durature e positive strutture, è stato in parte realizzato con stile autoritario e ha suscitato o rafforzato correnti di opposizione maturate in diversi ambienti della società civile sostanzialmente escluse dalla vita dello Stato. Tali correnti si sono date una più solida organizzazione anche a livello nazionale con mentalità generalmente chiusa e con atteggiamento settario nei confronti sia dei partiti parlamentari dominanti sia delle altre correnti di opposizione al sistema.
Nella seconda relazione Carlo Ghisalberti ha studiato il codice penale del 1889, che reca il nome del ministro Guardasigilli, e ne ha dato
57) //, b. 830/9 (65).
58) C. PAVONE, La storiografia sull'Italia poslunìtaria e gli archivi del secondo dopoguerra, in Rassegna degli Archivi di Stato, XXVII (1967), p. 364.