Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI VINCENZO; ITALIA RIFORME AMMINISTRATIVE 1887-1890
anno <1993>   pagina <53>
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Studi sull'età crìspina
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alla legge Giolitti del 18 luglio 1904, che rese possibile un più razio­nale coordinamento dell'assistenza da parte di uno Stato al passo con i tempi.
Hartanut Ullrich affronta la questione elettorale, delicata e scottante oggi, affascinante sul piano storico. Personalmente chi scrive ha sempre fatto tesoro dell'affermazione di Cavour, secondo cui: Ogni nazione ha istinti, indole e tradizioni che le sono proprie, le quali rendono oppor­tune ed utili alcune particolari istituzioni .60> Anche Ullrich offre l'im­pressione di muoversi in questa direzione: approfondisce lo studio sul­l'Italia senza ignorare, per i giusti e necessari paragoni, il quadro inter­nazionale.
Sarebbe arduo riassumere in maniera esauriente la relazione di Ull­rich (oltre 80 pagine), secondo lo stile dell'autore densa di implicazioni, di suggestioni e di stimoli. Per l'autorevolezza dello studioso, cogliamo un passaggio, utile chiave di lettura per le dispute di questi mesi:
ài ritorno al collegio uninominale, operato con la legge del 5 maggio 1891, tutt'altro che scontato, risulta invece essere l'esito di una vicenda oltremodo com­plessa, durata ben sette anni, i cui punti di riferimento istituzionali e di modelli­stica elettorale fanno emergere un contesto sostanzialmente non assimilabile al­l'odierna controversia su collegio uninominale e sistema proporzionale (i cui contorni emergono già nell'età gioMttiana.
È una puntualizzazione di carattere storico si diceva come quella di uguale tenore che viene da Gabriele De Rosa, il quale recente­mente ha osservato che:
sarebbe un errore [...] ritenere Sturzo un 'pentito1 del proporzionalismo o anche' un * convertito' all'uninominalismo. Mentalmente egli rimase convinto fino in fondo della validità della proporzionale, e non solo sotto il profilo storico .61>
La relazione di Romano Ugolini, Crispi e la legge sull'emigrazione, mostra un taglio diverso rispetto alle ricerche compiute nello stesso am­bito, con una cognizione storiografica più piena e con un approfondi­mento del tessuto politico più maturo. Ugolini supera, senza miscono­scerne il peso, il dato statistico e la considerazione sociologica, disegnando una sintesi, fondata su concrete ricerche archivistiche e su una conoscenza dettagliata della letteratura. A differenza di altri lavori sullo stesso oggetto, che scadono nell'ovvietà o sono basati su magiche formule dogmatiche, la relazione di Ugolini è tutt'altro che scontata. Basti ad esempio la chiu-
fió) Tutti gZi scritti di Camillo Cavour, raccolti e curati da C. PISCHEDDA e G. TALAMO, voi. Ili, Torino, Centro studi piemontesi, p. 1091.
6t) G. DB ROSA, Sturzo senatore a vita, in Nuova Antologia, CXXVII (1992), fase. 2184, p. 160.