Rassegna storica del Risorgimento
CALAMAI GIOVANNI; CARTEGGI (SERATTI-CALAMAI); GRANDUCATO DI TOS
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1993
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161
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I problemi della neutralità nel 1793 161
République des subsides en argent, en ayant besoìn pour continuer la guerre; quii ne saurait non plus donner des truppes auxiliaires, la République pouvant defendre avec ses propres forces les frontières peu étendues de Ventimille et qui son d'un accès difficile.38)
L'Imperatore aggiunse poi che se la Repubblica non si fosse a quel punto decisa ad entrare sérieusement en Coalition , egli, d'accordo con gli alleati, avrebbe provveduto all'invio di un corpo di spedizione per la difesa delle frontiere. La risposta di Vienna, che sapeva bene che la Repubblica non poteva disporre di truppe sufficienti per la difesa di Ventimiglia, non scoraggiò il Governo genovese che continuò a lavorare per mantenere la neutralità, mentre i giacobini già cantavano vittoria prevedendo un ormai prossimo schieramento della Repubblica con la convenzione.39) Questi, insieme al Tilly, cercavano in ogni modo di evitare i negoziati diretti da inglesi e spagnoli e tramavano una sollevazione popolare contro il governo, nel caso questo avesse deciso di entrare a far parte della coalizione. La scintilla della rivolta sarebbe dovuta partire da uno dei quartieri caldi di Genova, quello di Portoria, da dove, nel 1746, era cominciata la sollevazione antiaustriaca. Per ottenere ciò il Tilly fece spargere la voce che gli spagnoli volevano impadronirsi della batteria che dominava il porto; nel frattempo egli assicurò che la convenzione avrebbe continuato a mostrare amicizia nei confronti della Repubblica, alla quale sarebbe stato garantito il pagamento dei capitali e degli interessi relativi alle somme investite in Francia.40)
Lizakevic riferì che il Minor Consiglio mise ai voti la proposta di ingresso nella coalizione ma che i neutralisti, alleati coi giacobini, riuscirono a impedire che la mozione fosse approvata. In questo modo le aspettative di Drake, che aveva sperato di riuscire finalmente nel suo intento, vennero un'altra volta frustrate. Fu l'inizio della rottura definitiva tra Inghilterra e la Repubblica di Genova.
Nella sua lettera successiva il Lizakeviò scrisse a Calamai che il conte Girolla, incaricato d'affari austriaco, aveva consegnato alla Repubblica una lettera dell'Imperatore con la quale questi chiedeva una risposta chiara alla nota consegnata giorni prima dal primo ministro austriaco, barone Thugut, al ministro di Genova. Ma il Governo della Repubblica, stretto ancora nel blocco inglese, continuò a dare risposte evasive:
Si le Gouvemement répond quii est en état de defendre les débouchés de Ventimille et de s'opposer aux Francais outre qu'il devroit manifester à
U) Ivi.
-'" v Le blocus du port scrisse Lizakevic n'offra i e polnt le Géuois pró-somptueux, mais si t'Erri pcreur avait defendu l'export des subsistances de la Lombardie à Géncs. ce moyen aura il forc6 la République de s'élolgner de la France et d'entrer en atti ance avec Ics Puissanccs Coolisécs (Lizakevic al Ministero, lettera del 29 ottobre-6 novembre 1793, in P. NURRA, La Coalizione..,, oli., Appendice A, Doc. XI, pp. 163-164).
40) Sull'episodio si veda anche la lettera Inviata dal Lizakevic' al suo Ministero in data 2 novembre 1793, citata in P. NURRA, La Coalizione..., cit., pp. 157-158.