Rassegna storica del Risorgimento

CALAMAI GIOVANNI; CARTEGGI (SERATTI-CALAMAI); GRANDUCATO DI TOS
anno <1993>   pagina <184>
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Bianca Maria Cecchini
de la scrupuleuse contrainte que notre loyauté nous a fait garder jusqu'ici, et justifieront à l'univers entier les mesures que nous prendrons dans peu, pour voler à la destruction des nos ennemis. Animés de méme par la justice que par la vengeance, nous saurons épargner les bien inten-tionnés, nos bons amis. Mais nous saurons répandre la terreur et la mort sur le peu de viles esclaves, assez connus, les quels guidés par l'avarice, par l'orgueil et par le despotisme, s'efforcent d'entraver par de vains obstacles le progrés et les victoires des braves vengeurs de la Liberté et de l'Egalité.
Du Gomier
XVI Mocenigo a Calamai, Pisa, dicembre 1793, ce. 54-55.
Mille, mille grazie per la vostra lettera di ieri. Le nuove consolanti che mi comunicate concordano perfettamente con quelle che ha ritrovate questa Corte, sicché mi resta niente da aggiungere. Sappiate che Sua Eccellenza il marchese Manfredini era già al fatto della conferenza tenuta con Voi da codesto Sig. Governatore. S.A.R. me ne parlò diretta­mente all'appartamento, mostrandosi sensibile alla prontezza del Sig. De Lizackevicz. La mia risposta è stata conforme alla Vostra e a quella del suddetto Sig. De Lizackevicz. Mi ha soggiunto che avrebbe dato i suoi ordini al suo Ministro in Pietroburgo per ringraziare l'Imperatrice incaricandomi intanto di far pervenire alla nostra Corte i suoi sentimenti. Eccovi il mio rapporto in sostanza. Il Sig. Console Calamai mi ha comu­nicato in voce, e con sua lettera del dì... la conferenza avuta col Gover­natore, niente mi restava da aggiungerli perché si trattava già di un affare consumato alla soddisfazione di questo Principe. Ho comunicato il discorso grazioso fattomi da S.A.R. e la di Lui intenzione di far ringraziare dal Suo Ministro colà la nostra Augusta Sovrana. Questo è quanto, e niente più.
Vorrei che perveniste a scoprire il contenuto dei dispacci venuti a Hervey; questi interessano anche a questa Corte, o almeno dovrebbero interessare. Si dice che sarà rimpiazzato senz'altro. In una parola Vi raccomando quanto so e posso di venirne in chiaro, dovendo essere cosa di qualche importanza trattandosi di affare del nostro posto tutti e due dobbiamo avere il maggior interesse per non essere degli ultimi a saperlo. Se io fossi in Firenze, e se Milord lo fosse pure, poco mi sarei sgomentato. Attendo dunque dalla Vostra amicizia e attività qualche schiarimento pre­ciso sulle molte cose erronee che si dicono qui. Addio, tutto Vostro.
Mocenigo
XVII
Extrait de la lettre de Tilly au marquis Viale, noble Gènois en Decembre 1793, ce. 56-59.
Au reste je Vous déclare avec cette franchise, que je professe et pratique, par respect pour les autres et pour moi méme, que le ioin de