Rassegna storica del Risorgimento
CONVENZIONE DI SETTEMBRE 1864; VEGEZZI-RUSCALLA GIOVENALE
anno
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1993
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pagina
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187
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CONVENZIONE DI SETTEMBRE:
LA TESTIMONIANZA SOFFERTA
DI GIOVENALE VEGEZZI-RUSCALLA
Rannicchiato in un'ampia poltrona, un uomo fissa in silenzio il fuoco che arde nel camino; ha un grosso libro aperto in grembo, ma non sembra prestarvi molta attenzione. E appena l'inizio di ottobre, ma il freddo è arrivato prima del solito in collina. Con gesto lento e meccanico si accarezza la lunga barba bianca; la stanza dalle alte pareti tappezzate di libri è avvolta nella penombra, illuminata solo dalla luce, calda ed avvolgente, che vien fuori dal grande camino che occupa l'angolo della stanza rivolto ad oriente. Fuori, nell'oscurità della notte, tutto è silenzio. Lontano, molto distanti, lampeggiano delle piccole luci: è Torino, la sua Torino. È lì che vaga il pensiero di quest'uomo. È lei la causa unica delle sue preoccupazioni.
Ha sessantacinque anni, ha molto viaggiato, ma neanche per un attimo ha mai pensato di poter abbandonare definitivamente la sua città natale: è lì che vuole essere sepolto, nel piccolo cimitero della collina di San Vito, a pochi passi dalla sua bella villa. Torino è parte integrante della sua vita ed ora, ora che un accordo stipulato tra il suo governo e quello francese ha decretato la sua decadenza da capitale, è come se Il mondo stesso gli fosse caduto addosso.
Quest'uomo, il cui nome è Giovenale Vegezzi-Ruscalla,1) come molti
') Nato a Torino il 3 dicembre 1799, da Pietro Vegezzi (che ricoprì la carica di intendente del tesoro imperiale durante l'occupazione francese), aggiunse il cognome Ruscalla al proprio solo nel 1840, probabilmente per motivi ereditari, avendo preso in moglie l'ultima erede di quella casata, Felicita d'Alessandri.
Non è facile riassumere in poche righe i dati biografici dell'uomo, personaggio indubbiamente di secondo piano della storia politica e culturale del nostro paese, ma non per questo meno interessante di altri. Fu ispettore generale delle carceri (si veda al proposito, tulle pagine di questa stessa Rassegna storica del Risorgimento, V. PANNIMI, // contributo di Giovenale Vegezzi-Ruscalla alla discussione sulla riforma carceraria in Piemonte (1835-1857), a. LXXVI, 1989, pp. 21-36); traduttore: molte le lingue di cui era perfettamente padrone, da quelle romanze (tutte) all'inglese, dal tedesco all'olandese ed al polacco; studioso ed appassionato cultore di una scienza all'epoca giovanissima l'etnografia; filologo; pubblicista, fu tra i collaboratori più prolìfici dell'Enciclopedia popolare di Luigi Pomba e direttore, sia pure solo per un breve periodo, nel 1863, della Rivista Contemporanea di Torino; deputato, prese parte attiva ai lavori parlamentari nel corso della VII e dell'VIH legislatura; docente universitario, tenne per vari anni all'Università di Torino un corso, finanziato dal governo di Bucarest, di lingua, storia e letteratura romene, per il quale si vedano T. ONCIULHSCU, Contributo