Rassegna storica del Risorgimento
CONVENZIONE DI SETTEMBRE 1864; VEGEZZI-RUSCALLA GIOVENALE
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1993
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195
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La convenzione di settembre
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Mi dimenticai di notare avantieri che Giovenale Vegezzi Ruscalla mi ha scritto una lettera a difesa dei Torinesi, contro i gallofili, gli autori, e difensori della sporca convenzione. Gli ho risposto subito, ricordandogli la idolatria dei piemontesi al conte di Cavour protopadre di questa politica oggi abominata. La lettera di Vegezzi mi ha fornito materia a rispondergli con un articolo stampato oggi sul Popolo d'Italia.12*
Riferendosi poi alla lettera di Vegezzi dell'8 novembre, ne riportava x contenuti, senza ulteriori commenti, limitandosi a descrivere lo stato di tensione latente che regnava allora nella ormai ex capitale:
Ho ricevuto lettera di Giovenale Vegezzi Ruscalla. Mi scrive che l'ira dei Torinesi è grande contro ai moderati. TI popolo si mantiene separato dalla truppa. I monelli deridono e rischiano i Carabinieri. Vi è timore che al Gennajo prossimo venturo vi siano sommosse contro le nuove imposte. Detestano il Ministro Sella di cui mi narra atti vergognosi. Le simpatie a Garibaldi crescono. La città si mantiene in calma, e ciò non ostante tengono le truppe consegnate nelle caserme. Quattro cannoni son visibili e sempre pronti in via della Zecca. Nell'Arsenale son pronti altri sei, ma non visibili.13)
E, sempre menzionando la stessa lettera, il giorno seguente, commentava in maniera distaccata tanto le reazioni dei cittadini torinesi che il comportamento di Quintino Sella, ministro delle Finanze:
Giovenale Vegezzi Ruscalla mi scrive che in Piemonte l'attuale Ministero riesce in fine più odioso del precedente. In Torino si metton giù le insegne delle botteghe ornate dello stemma sabaudo. Si sregalizzano vedendo che non ottengono di conservare la capitale, e con essa la egemonia. Il governo tiene pronti alla vista del pubblico quattro cannoni in via della Zecca. Altri sei ve ne sono non in vista nell'Arsenale. La guarnigione è sempre per metà consegnata nelle caserme. Era tempo che venisse questo giro per i Piemontesi che erano insopportabili. Sella che è una vera sella da caccare Ministro delle Finanze fece premure pel telegrafo al Municipio di Napoli per deliberare l'antecipazione della Fondiaria a conto dei cittadini. Il Municipio, biasimando severamente la misura progettata, adottò l'ordine del giorno proposto dal marchese Avitabile inteso ad aprire delle trattative con case bancarie per avere i danari in caso che la legge sia approvata. Queste condiscendenze dei Municipi delle grandi città dovrà costernare i Municipi dei piccoli Comuni. Se vorranno fare l'antecipazione, saranno rovinati. Se no, saranno bersagliati, e in odio agli amministrati. Pare che il Sella, conscio o inconscio che sia, vorrebbe attizzare i dissidi e fomentare la guerra civile. w>
12) G. ASPRONI, Diario politico 1855-1867, voi. IV (1864-1867), a cura di TITO ORRD, Milano, 1980, pp, 120-121.
W Ivi, pp. 122-123, nota del 18 novembre,
14} jvif p. 123, nota del 19 novembre.