Rassegna storica del Risorgimento
CONVENZIONE DI SETTEMBRE 1864; VEGEZZI-RUSCALLA GIOVENALE
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1993
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La convenzione di settembre
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Il celebre deputato Allievi ordinò ai suoi satelliti della Perseveranza di lodare Torino, pel timore che qui nascendo disordini per le tasse mortali che colpiscono il Piemonte, potessero nascere disordini (dopo trasferito il governo) il cui risultamento farebbe cadere il corso delle azioni. Queste lodi ipocrite e bugiarde del giornale il più ostile al Piemonte non giovano a rimediare all'astio di qui. Milano non ebbe un soldo a dare alle vìttime del 22 e 23 7mbre.
L'inchiesta parlamentare sì protrae a lungo. Peruzzi ch'è amicissimo di Boncompagni ottenne che si conduca in modo da riuscire a nulla, perché sa che almeno fin ora gli riuscirebbe fatale. Il sangue del popolo pel Signor Boncompagni non vai più che quello di un gatto o di un cane. Egli così si mostra proprio di famiglia aristocratica.18*
Duro con il governo ed. i suoi difensori, Vegezzi-Ruscalla mostrava un risentimento ed un astio che stupivano non poco lo stesso Asproni, che aveva il suo da fare nell'epurare gli artìcoli del torinese da tutte quelle frasi che avrebbero potuto offrire un pretesto alla censura per sospendere la pubblicazione del Popolo d'Italia. Lo stesso Vegezzi aveva inoltre dovuto difendersi, in più di un'occasione, da accuse personali che lo volevano, nei casi più benevoli, accecato dal municipalismo, e nel far questo si preoccupava di rinnegare i propri natali torinesi mascherandoli dietro presunte (o quantomeno forzate) ascendenze novaresi: 19>
Fra quelli che votarono NO alla bastarda legge del compenso sono io, Sineo, MeUana, Ferraris. Dunque vedi che non siamo ad accusare di aver venduto il paese.20) Io poi novarese non ho affezione di campanile. Non m'importa della Reggia, ma sì dell'obbrobriosa convenzione.
Se costà nelle Provincie nascesse un subbuglio subito ne nascerebbe qui un altro per contraccolpo. Sarà brama di amicarsi col sud italiano per frenare la gallofilia lombarda.215
Vegezzi-Ruscalla insisteva molto su questa sua idea di alleanza tra il Piemonte che non poteva né doveva accettare la Convenzione ed il sud, che aveva tutto da guadagnare dalla sostituzione di un governo che lo dissanguava con una politica fiscale insostenibile per le sue risorse; ciò cui mirava il Ruscalla, l'esautoramento e la sostituzione della consorteria lombardo-emiliana con un governo forte e centralizzato (alla cui testa avrebbe visto volentieri il generale Garibaldi), trovava in linea di massima concorde Asproni, il quale però, ben più realisticamente,
JS) Lettera di Vegezzi-Ruscalla ad Asproni del 22 novembre 1864, fondo cit.
19) Nato a Torino il 3 dicembre 1799 da famiglia oriunda del Canton Ticino, aveva in realtà vissuto solo per un breve periodo a Novara, città natale della madre.
2) Il trasporto della capitale a Firenze Tu approvato dalla Camera il 19 novembre 186,4 con 317 voti a favore, 70 contrari e 2 astenuti; al Senato l'opposizione piemontese raccolse maggiori consensi, riuscendo a contare su 47 voti, ma nulla potè contro Ì 134 a favore ed i 2 astenuti.
29 Lettera di Vegezzi-Ruscalla ad Asproni del 9 dicembre 1864, fondo cit*