Rassegna storica del Risorgimento

ELEZIONI COMUNALI GENOVA 1887-1892; GIORNALI GENOVA 1887-1892;
anno <1993>   pagina <207>
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Genova a fine secolo 207
nante dei cattolici. Primo cittadino genovese dal 1866 al 1876 anni in cui avvia una positiva e rapida trasformazione della città Podestà è ancora sindaco dal dicembre 1883 al 1887. Il 20 settembre di quel­l'anno avvengono violenti scontri tra anticlericali e paolotti in occa­sione della rituale manifestazione massonica. La Giunta comunale si schiera a fianco di coloro che hanno turbato la celebrazione anticattolica, e per protesta 37 consiglieri comunali si dimettono. Il sindaco messo in minoranza lascerà la carica il 27 ottobre, rendendo necessarie nuove elezioni municipali generali.
A questo punto il Delegato Straordinario aw. Riccardo Pavesi, uomo di fiducia di Crispi, impegna se stesso e il prefetto per una prova di forza al fine di ribaltare a Palazzo Tursi la situazione preesistente. La stampa liberal-democratica e radicale si mobilita: il Secolo XIX, il Caf-faro e l'Epoca scendono in campo a favore di un Comitato Liberale che fa appello a tutti per una lista unitaria anticlericale per estromettere da Palazzo Tursi i cattolici, definiti nemici della patria e della libertà. A questo punto un già esistente Comitato Costituzionale non alieno da compromessi con il cattolicesimo liberale viene svuotato ed esau­torato. Di problemi amministrativi si parla poco o nulla: forse anche perché la Giunta clerico-moderata è stata tra le più efficienti, ha presen­tato bilanci in pareggio, ha realizzato importanti opere pubbliche.3* Un manifesto del Comitato Liberale cementato dalla Massoneria, forte­mente ed esplicitamente appoggiato dal governo presenta i propri can­didati come uomini di opinioni disparate collegati soltanto dal vincolo di sapersi uomini liberi opranti per la causa di libertà e della buona amministrazione, insidiata la prima, trascurata la seconda nella civica azienda. Ma resta nella genericità: ciò che conta è che Genova non deve restare feudo di madre Chiesa, come pel passato fi
Il gruppo liberale moderato che si ispira al monarchico Comitato Costituzionale, possibilista sui nomi ohe sono garanzia di buona ammi­nistrazione, propone una lista comprendente 21 candidati appartenenti al listone anticlericale e 18 inseriti nella lista cattolica. Fautori di queste proposte sono i giornali: Il Corriere Mercantile, La Gazzetta di Genova e // Commercio. Altre proposte di gruppi minori sono irrilevanti.
Per il foglio radicale L'Epoca i cattolici sono divisi tra gli intran­sigenti che vorrebbero una lista omogenea, e gli ambigui che mirano ad un allargamento delle candidature a nomi ibridi per ottenere più vasti consensi. Esponente dei primi sarebbe l'avvocato Vincenzo Cappel­lini, dei secondi l'avvocato Andrea Peirano, entrambi appartenenti alla
3) Sulle realizzazioni e la politica finanziaria della Giunta uscente, vedi RAFFAELE DRAGO, Contributo alla storia del Municipio di Genova. Cenni sui prestiti cìvici e sulle opere pubbliche 1849-1904, Genova, Pellas, 1907, e In., Scioglimento dei Consigli Co­munali e Delegati Straordinari, Genova, Sordo Muti, 1896.
4) L'Epoca, 18-19 febbraio e 22-23 febbraio 1888.