Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI COMUNALI GENOVA 1887-1892; GIORNALI GENOVA 1887-1892;
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1993
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Genova a fine secolo
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ove ad eccezione di Rimini hanno vinto i radicali più. sfrenati, i socialisti e gli anarchici , spaventano il Corriere Mercantile che scrive: ciò che avviene in Romagna conferma che i partiti sovversivi e le fazioni cospiranti contro l'ordine sociale non si disarmano colle evoluzioni e con le concessioni.20) Mentre il proclama degli esercenti parla di distruzione delle vestigia del privilegio, con l'universale suffragio , ed esclude convergenze con chi nega la patria, il Corriere Mercantile, voce dello stesso gruppo con Gazzetta e Commercio, esprime riserve e preoccupazioni. La lista anticlericale è un'amalgama di nomi di persone i cui principi cozzano in modo straordinario, e ne esclude altri cari alla cittadinanza . Troppi candidati sono vicini al radicale e francofono Secolo di Milano. L'antica Giunta clerico-moderata ha lavorato meglio della recente: Sono gli antichi, e non gli ultimi amministratori che procurarono lo spianamento delle fronti basse, l'annessione dei comuni suburbani, i magazzeni a petrolio, e la vertiginosa crescita edilizia ed urbanistica della città;21) ad essi il pareggiamento del civico bilancio, e la corretta sistemazione del servizio di cassa . Moderati e cattolici alleati hanno sempre tenuto alto il prestigio di Genova; il giornale si chiede se i loro successori più o meno verbosi abbiano saputo fare altrettanto.22)
I cattolici chiedono e propongono ordine, pace, religione, vera libertà, fatti utili e non vane ciancie
Su circa 27.500 aventi diritto votano 11.734 elettori: oltre il doppio della precedente consultazione. Ne risulta un grosso successo complessivo congiunto delle due liste liberali (blocco anticlericale ed esercenti). I primi 23 eletti figurano in entrambe le Uste; 14 sono i consiglieri presentati dai soli liberali e 13 quelli proposti dai soli esercenti; 10 cattolici entrano a Palazzo Tursi. Le stesse proporzioni si hanno nelle elezioni provinciali.24)
Al di là della clamorosa vittoria di Comitato Liberale ed esercenti, che non significa né spostamento a sinistra né nuovo corso, si può con sicurezza affermare che il risultato, al di là delle etichette, premia prevalentemente i moderati. Escono, ai primi 23 posti, i liberali con doppia candidatura: in testa Giacomo Doria (7.399 voti); poi Cambiaso (7.139), Cravero (7.129), Celesia (6.979), Bombrmi (6.895), sino al ventitreesimo, l'operaio Massardo (5.351). Dal ventiquattresimo al ventisettesimo
20) La lista degli esercenti in // Corriere Mercantile, 3-4 novembre 1889. Per i commenti sulle elezioni romagnole, (Vi, 6 novembre 1889.
20 Sulla crescila edilizia di Genova, vedi G. DORIA, Investimenti e sviluppo economico, cir., I, pp. 167-178.
22) // Corriere Mercantila, 9 novembre 1889.
23) L'Eco d'Italia, 13-14 novembre 1889.
24) Per risultati e commenti, L'Epoca, 12-13 e 13-14 novembre; II Corriere Mercantile. 13 novembre 1889.