Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI COMUNALI GENOVA 1887-1892; GIORNALI GENOVA 1887-1892;
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1993
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Bianca Montale
una loggia massonica dove solo i fratelli o gli amici avevano ed hanno voce in capitolo. Lo sconvolgimento di alcuni uffici risponde alla nostra asserzione senza che ci si obblighi a far nomi. Il giornale parla di favoritismi nei contratti, di dubbie trattative private per tram e cantieri, di ingiusta attribuzione di cariche pubbliche, specie nel campo della istruzione. Il Mercantile non può più dare all'amministrazione anticlericale il minimo appoggio, convinto ch'essa non possa durare più a lungo. Aumentano spese e passivi per slanci irriflessivi . La maggioranza è una specie di loggia massonica , il Municipio un conclave di 33. . . Il sindaco Doria, personalmente onesto, nulla può contro la disgregazione e la camarilla massonica cristallizzata. Errori, indisciplina, abusi. Quindi i moderati restano neutrali.29)
Persino II Caffaro, foglio radicaleggiante, è tiepido; definisce la lista del Comitato Liberale meticcia e scadente, e giudica i nomi incolori e mediocri.30) I negozianti propongono, su 12 da eleggersi, quattro candidati della lista liberale e quattro di quella cattolica.
Su 26.406 aventi -diritto votano solo 5.389; gli elettori sono sfiduciati (anche L'Epoca, radicale, dichiara di astenersi). Ne risulta un successo cattolico: 8 eletti della lista del Cittadino, 2 liberali appoggiati dagli esercenti, 2 liberali puri (Serra, Calegari).
Il Caffaro condanna il largo astensionismo che ha consentito ai clericali di manovrare un manipolo disciplinato di 1.200 votanti ;3J) e definisce Genova in balia di lotte disoneste e delle audacie sleali di pochi, difendendo l'onesto sindaco Doria.32) Il quale il 7 luglio si dimette, seguito dalla Giunta e dalla maggioranza del Consiglio.
Il Mercantile ironizza suU'atto sdegnoso dell'illustre ex sindaco di cui gli elettori terranno conto a suo tempo . Doria è fuori questione per onorabilità, ma si è lasciato impaniare dalla setta dannata .33) Il Regio Commissario marchese Camillo Garroni che sarà a lungo prefetto giolittiano regge il Comune sino alle elezioni generali del gennaio 1892. Questa volta il governo non appare così nettamente partecipe della competizione. Crispi è uscito di scena.
Alla vigilia della nuova consultazione il Mercantile pone innanzi ad ogni considerazione gli interessi della città. Auspica la presenza nelle liste
29) // Corriere Mercantile, 1, 2, 3 e 4 luglio 1891. m // Caffaro, 2 luglio 1891.
31) L'astensionismo è vasto, sia per la sfiducia generale, sia per la stagione; i voti riportati dai candidati cattolici sono inferiori a quelli dell'89 (Del Santo, primo eletto, ne ottiene 2847) ma consentono questa volta il successo.
32) Jt Caffaro, 6 e 7 luglio 1891. Lo stesso foglio radicale ha tuttavia contribuito all'insuccesso della sua parte, criticando (2 luglio) ì candidati liberali Parodi, Mongiar-dino e Serra.
33) // Corriere Mercantile, 8 e 10 luglio 1891.