Rassegna storica del Risorgimento
GIL NOVALES ALBERT SCRITTI; SPAGNA STORIA 1820-1823; STORIOGRAF
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1993
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Salvatore Candido
Ciò fino a che, deciso il destino della Spagna dalle potenze della Santa Alleanza riunitesi nell'ottobre 1820 a Troppau e approvato l'intervento, i costituzionalisti dovettero combattere una lotta ostinata e senza tregua che raggiunse le tragiche tonalità che sul suolo iberico assumono le guerre civili diffondendosi sempre di più, con il sostegno di un esercito straniero, -l'accerchiamento controrivoluzionario ohe aveva la sua forza e il suo centro nell'alta ufficialità, nelle alte cariche dello Stato, nella aristocrazia, nella Corte.
Ma i fatti di Spagna di quegli anni, la partecipazione ad essi di parecchie centinaia di giovani italiani sono fatti troppo noti per soffermarci si in queste pagine; su di essi disponiamo di una bibliografia italiana vastissima a partire da autori e protagonisti coevi fino ai tempi più recenti. Basti dire che alla rivolta di Cadice seguivano quelle italiane: di Nola-Napoli {con inizio l'I luglio 1820 e termine il 23 marzo 1821), di Palermo (che si svolse dal 15 luglio al 16 ottobre 1820), di Alessandria-Torino che ebbe inizio nella notte fra il 9 e 10 marzo 1821 e si concluse il 10 aprile con l'entrata a Torino delle truppe rimaste fedeli alla Corona al comando del generale La Tour. Nelle prime due rivoluzioni fu risolutivo l'intervento disposto dalla Santa Alleanza delle truppe austriache; in quella di Sicilia quello delle truppe napoletane al comando dei generali Florestano Pepe e, poi, Pietro Colletta. Ma si tratta di una breve stagione rivoluzionaria che non ebbe il tempo di assodarsi e di produrre un vasto movimento popolare associativo e ricchezza di testate giornalistiche, come avvenne in Spagna e si manifesterà, poi, in Italia negli anni 1848-1849 per le regioni in cui più duratura fu l'esperienza rivoluzionaria e liberale. Mi riferisco a Milano, Venezia, Roma e, particolarmente, alla Sicilia ove l'esperimento liberale potè protrarsi dal gennaio 1848 al maggio 1849 e in cui l'attività dei club politici fu particolarmente intensa.4' È interessante notare che, ed è un fatto significativo per indicare come le rivoluzioni italiane fossero state accelerante da quella Spagna, nei tre territori che chiesero la Costitu-
*) Trattando nella Introduzione a F. CRI SPI. Lettere a Rosolino Pilo (1849-1855), edito dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano nel 1991 (voi. LXXIX della Biblioteca Scientifica, S. Il delle Fonti, pp. 380) della affiliazione dei due personaggi (Crispi e Pilo) a club politici, mi riferivo appunto (pp. 43-51) all'esempio spagnolo ed alla documentazione fornita dal Gii Novales. Per la Sicilia non disponiamo, per il periodo liberale degli anni 1848-1849, di opera di tanta ampiezza per quanto numerosissimi siano i riferimenti al circoli politici sulla stampa e sulla storiografia coeve. Per quanto attiene alla diffusione che ebbe, nei tempi che seguirono immediatamente alle rivoluzioni la stampa quotidiana e periodica per il numero delle testate, è importante annotare che alle 711 testate registrate in Spagna durante il Triennio dal Gii Novales corrispondono, per i 16 mesi in cui si resse il Governo provvisorio di Sicilia degli anni 1848-1849, oltre 200 testate di cui ben 163 finora accertate (lu ricerca è in corso) di giornali apparsi in Palermo, allora capitale dell'isola.
Ma questa dei Club politici nel Risorgimento italiano, per quanto trattata da parecchi studiosi, è pagina di grande interesse ancora aperta e che merita approfondimenti.