Rassegna storica del Risorgimento

GRABINSKI J?ZEF
anno <1993>   pagina <476>
immagine non disponibile

476
Krzysztof Zaboklicki
diamo inoltre di rendere così un doveroso omaggio al benemerito autore il cui libro, benché corredato da un succinto riassunto in italiano, è rima­sto a quanto ci risulta pressoché completamente sconosciuto nella penisola.
Józef Joachim Grabinski nacque il 19 marzo 1771 a Varsavia in una famiglia della media nobiltà proveniente dal voivodato di Sieradz (Polonia centro-occidentale) e trasferitasi temporaneamente nella capitale. Assieme al fratello minore Kajetan ricevette in casa una discreta educazione uma­nistica. In compagnia dei genitori frequentò alcune delle più fastose dimore di Varsavia, come quella di Stanisiaw Malachowski, maresciallo, ossia pre­sidente, della Dieta.
Seguendo un'antica tradizione familiare, il giovane sceglie la carriera delle armi. Probabilmente raccomandato da amici altolocati del padre, nel gennaio del 1791 ottiene il grado di alfiere dell'8 reggimento di fanteria del Granducato di Lituania e, quindi, non in un reparto dell'esercito polacco o della Corona : nell'antico Stato polacco-lituano gli eserciti erano due. Nel 1792 scoppia la guerra con la Russia e il suo reggimento prende parte a una serie di scontri. Il giovane alfiere che combatte con eccezionale bravura, viene insignito della croce Virtuti Militari , onori­ficenza istituita poco prima da re Stanislao Augusto.
Nell'estate del 1792, alla fine delle ostilità voluta dal re convinto ormai della schiacciante superiorità dei russi, Grabinski è promosso al grado di tenente e trasferito al 5 reggimento di fanteria del Granducato. I tempi sono difficilissimi: i russi spadroneggiano dovunque, 'l'esercito polacco-lituano dev'essere drasticamente ridotto, si sta preparando la spartizione definitiva del paese. I patrioti corrono ai ripari: scoppia l'insurrezione capeggiata da Kosciuszko. Le operazioni belliche cominciano nella primavera del 1794. Grabinski, promosso maggiore (sicì saltò un grado nella situazione di emer­genza) si trova a comandare un battaglione di fucilieri reclutati in tutta fretta che combatte in Lituania, tra l'altro difendendo con successo la città di Wilno. Dopo una battaglia vittoriosa contro le forze preponderanti del nemico, viene promosso colonnello a soli 23 anni! Ma l'insurrezione volge ormai alla fine. Kosciuszko è sconfitto e catturato, i russi stanno marciando su Varsavia. Grabinski partecipa, con i suoi fucilieri, alla eroica difesa della città che dovrà arrendersi al feldmaresciallo Suvorov nel novembre 1794. Il giovanissimo colonnello è preso prigioniero, mentre la Polonia sparisce dalla carta politica dell'Europa, divisa dalle tre potenze confinanti: la Russia, la Prussia e l'Austria.
La prigionia di Grabinski si protrae fino al 1796; morta Caterina II, il nuovo zar Paolo I fa rilasciare i prigionieri polacchi. Non sappiamo dove il nostro sia rimasto prima degli ultimi mesi dell'anno, quando riemerge a San Pietroburgo ben introdotto negli ambienti mondani della capitale dell'impero. Straordinariamente fortunato al gioco, in breve tempo
Bene in Italia, È un vero peccato che questa opera, evidentemente molto dettagliata e documentatissima, non sia accessibile agli studiosi italiani a causa della barriera linguistica.