Rassegna storica del Risorgimento
GRABINSKI J?ZEF
anno
<
1993
>
pagina
<
483
>
Józef Grabinski
483
sì lamenta di nuovo e chiede ripetutamente ai comandi superiori che il reggimento, ridotto allo stremo, venga trasferito altrove.
Nell'autunno del 1806 il colonnello compie, per motivi di servizio, un "viaggio che lo porta prima a Napoli, poi a Milano. Strada facendo, si sbarazza di Ludovica Calegari che lascia nella sua Bologna. Torna a Napoli per Natale e apprende che i soldati polacchi sono stati finalmente richiamati dalla Calabria. Ma c'è di più: sconfitta la Prussia alla battaglia di Jena, Napoleone affida a Dbrowski -il compito di formare un esercito nazionale nei territori polacchi liberati; al generale occorrono i militari polacchi che si trovano ancora in Italia. Giuseppe Bonaparte, ora re di Napoli, non vuole -lasciarli andare; ma Dgbrowski insiste e la spunta almeno in parte. Restano i soldati semplici e partono, nella primavera del 1807, i sotto-ufficiali e gli ufficiali tra i quali, naturalmente, il nostro Grabinski, nel frattempo nominato generale di brigata; Napoleone ha firmato il relativo decreto di nomina il 25 marzo 1807, influenzato senza dubbio dalle calorose raccomandazioni di Murat e del fratello Giuseppe. Il generale Grabinski, dunque, parte contento; è anche, ormai da qualche tempo, cavaliere della Legion d'Onore.
Gli ufficiali polacchi giunti a Varsavia da Napoli non rimangono tuttavia nella capitale del nuovo Ducato. Napoleone li vuole in Slesia, a Breslavia, dove si sta formando una nuova Legione polacca, anzi polacco-italiana, proprio perché composta di militari polacchi provenienti dall'Italia. Il motivo è semplice: avendo saputo dai suoi servizi segreti della diffusione, tra questi militari, delle idee repubblicane e massoniche (è affiliato alla massoneria anche Grabinski), l'imperatore decide che l'esercito nazionale che sta nascendo nel Ducato di Varsavia deve restare immune dal contagio. I polacchi italiani, dunque, formeranno un corpo a parte, destinato a prestar servizio in Germania; lo comanderà il generale Grabinski
I reduci dall'Italia, evidentemente, preferirebbero arruolarsi nell'esercito nazionale; ma gli ordini non si discutono. Nell'autunno del 1807, ila Legione di Grabinski va in Vestfalia per proteggere dai poco affezionati sudditi il nuovo re, Gerolamo Bonaparte. Non vi si fermerà a lungo. Napoleone sta preparando la sua spedizione in Spagna e ha bisogno di soldati. La Legione delia Vistola così è ormai chiamata riceve l'ordine di raggiungere il campo di Bayonne, dove l'imperatore la passerà in rassegna. Grabinski e i suoi reparti si mettono in marcia attraverso la Germania e la Francia; il loro comandante non sa che brutta sorpresa io aspetta alla fine del viaggio. Napoleone ha già deciso, per motivi organizzativi, di dividere la Legione, separando la fanteria dalla cavalleria; dunque, non ci sarà più bisogno di un generale che comandi l'intero corpo. La fatale rassegna si svolge a metà maggio 1808. Napoleone loda la cavalleria polacca i famosi lancieri che si cingeranno di allori in Spagna ma critica aspramente la fanteria che, a suo avviso, non è ben addestrata. Si scopre che i soldati non sono provvisti di libretti militari, grave difetto amministrativo di cui Grabinski viene reso responsabile. Tra l'imperatore e l'incauto generale si svolge un colloquio di cui ignoriamo i particolari, ma non il risultato: Grabinski rassegna le