Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
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1993
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496
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496 Giuseppe Barbalace
dell'igiene e della inorale J.1*)
Sono i picchi di rendita (ovvero, i punti più alti) a valorizzare tramite compiacenti varianti e stralci di delibere comunali, facili, licenze di edificabilità, stravolgimenti della qualifica di cooperativa edilizia (gruppi finanziari privati, sotto le vesti di SpA, usufruiscono di agevolazioni legislative) vecchie circoscrizioni storiche e nuovi insediamenti urbani. In tale logica vanno viste le vicende di Albaro-Sturla (anni 1907-1908 e seguenti), l'assalto alle colline e ramministrazione municipale presieduta dal marchese Gerolamo Da Passano. H piano regolatore, privo di respiro strategico e politico, serve soltanto a tutelare 'rendite già consolidate. Anzi, quest'ultime si trasformano nei supremi interessi di Genova. È la famiglia Raggio (Edilio, Armando e Carlo) a controllare la Società carbonifera industriale italiana (1886-1914), la Società per la lavorazione dei carboni fossili e loro sottoprodotti (1907-1914) e la Società anonima ligure per imprese e costruzioni Aedes (1906-1914). Alcuni gioielli di un vasto impero aziendale lfi) collegato all' Eridania e al Credito Italiano. Il motore dell'espansione edilizia di Albaro-Sturla si chiama Aedes con interessi oltre i confini della Liguria: infatti, novembre 1908, finanzieri francesi ed Aedes cercano d'inserirsi nell'esecuzione del piano regolatore Sanjust per Roma. Sempre nella capitale, nel 1903, opera la Società italiana per imprese fondiarie (Credito Italiano e Rocco Piaggio) e, nel 1906, la Società Sallustiaoa (imprese edilizie d'ogni genere) di proprietà del senatore Erasmo Piaggio.17)
A Genova, la forma cooperativa intesa nell'accezione privatistica per acquisto e costruzione di appartamenti proviene da antica tradizione (si può risalire al progetto Carlo Barabino o al sindaco Francesco Pozzo) e tende ad ottenere, tra l'altro, lo sgravio della tassa di
*5) Cfr. Ivi, pp. 51-52. Per un riassunto dei memoriali presentati, in data 20 settembre 1908, dai facchini delle merci varie cfr. Consorzio autonomo del porto di Genova, Atti della commissione per l'ordinamento del lavoro, Merci varie, Allegati, Genova, Stab. tip. e lit. P. Pellas, 1909, parte seconda, allegati, pp. 5-10, pp. 11-21, pp. 23-42 e pp. 43-46.
16) Cfr. G. DORIA, op. cit., pp. 227-228, 294-297 e 655-658 (con elenco partecipazioni azionarie di Edilio, Armando e Carlo Raggio, tra i più grandi importatori italiani di carbon fossile ). La famiglia Raggio è presente anche nel settore siderurgico: cfr. G. BARBALACE, La siderurgia italiana nel 1911: protezionismo, liberisti, scioperi di Portoferraio e Piombino, in Ricerche storiche, gennaio-aprile 1978, n. 1, pp. 125-141 e IDEM, Le scelte siderurgiche del 1911, in Rivista Finsider, settembre-dicembre 1983, n. 3, pp. 13-19.
17> Per la finanza francese ed Aedes a Roma cfr. G. DORIA, op. cil., pp. 486 e 531. Inoltre, cfr. G, BARBALACE, Caro-viveri, abitazioni e progetti di municipalizzazione, a Roma, nell'ottobre-novembre 1908, in Annali Istituto U. La Malfa, 1988, voi. IV, pp. 237-281. Per la presenza Piaggio nella capitale cfr. Camera di commercio ed arti di Roma, Relazione sul movimento economico del proprio distretto, Roma, Tip. I. Attero, 1903, p. 113, e Ibidem, Roma, 1906, p. 119.
Nel 1901, l'ing. Edmondo Sanjust di Tculada concorre alla progettazione del piano urbanistico di Albaro; inoltre, fornisce consulenza per i piani di Messina e Reggio Calabria, 1909, di Udine, 1909-1910, con una lunga vertenza sul compenso richiesto, e di Salerno, 1915.