Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <503>
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Il porto di Genova in età giolittiana 505
per dartene un'idea (brevissima perché mi è cara la tua salute), contiene tutte le teorie su salario e profitto che si sono succedute fino ad ora, facendo vedere, in esse, l'evidente sforzo di difendere gli interessi dei capitalisti; quindi, esposizione della tesi marxista e confutazione delle principali obiezioni ad essa rivolte. La. "teoria di Marx è dimostrata con dati raccolti -nell'industria del carbone fossile in Francia. D'originale non vi è nulla (Murialdi, volutamente, usa un tono dimesso proprio perché si rivolge all'avvocato Canepa, n.d.r.), ma, a me, ha giovato moltissimo perché mi ha costretto a formarmi una certa cultura, per quanto em­brionale, in economia politica.20)
La straodinaria capacità organizzativa e di propaganda di Murialdi, presso i carbonài della Lanterna, rimanda alla nascita e alle vicende dei cosiddetti camalli (portatori o lavoratori manuali), adibiti a tutte le mansioni: facchino, pesatore, stivatore, scaricatore. In un secondo tem­po, l'ulteriore parcellizzazione del lavoro, scinde il facchinaggio delle ca­late dalle operazioni di bordo. Egualmente per i carbonin rispetto agli addetti alle merci.
I caravana (provenienti da Bergamo e dalla Val Brembana, fac­chini privilegiati dai soprannomi pittoreschi: Mercurio, Polifemo, Magel­lano, Marte) e i camalli erano all'origine le due corporazioni principali del settore. I caravana, sotto l'alta protezione del Banco di S. Giorgio, dipendevano dalla dogana e dal porto franco di Genova. Altra corporazione quella dei facchini della grascia (ovvero del grasso), composta, esclusivamente, da cittadini di Domodossola, per sbarco e tra­sporto di salumi e pesce salato (preziose notizie fornisce E. LEPETIT nel volume La compagnia dei caravana , Genova, Tip. Regio Istituto sordo­muti, 1893). Sui caravana si intrattiene Einaudi con l'articolo Lo sciopero di Genova (cfr. La Riforma Sociale, gennaio 1901) pubblicato nel volume Le lotte del lavoro, edito da Piero Gobetti. Municipio e Ca­mera di commercio hanno facoltà di disciplinare il facchinaggio, lasciato infine alla libera concorrenza : apparente vantaggio perché i lavoratori portuali, prima dello sciopero generale politico del dicembre 1900, sono disorganizzati e facile preda dei confidenti (impresari-appal­tatori di forza-lavoro).
Soltanto con l' esperimento della libertà di Giuseppe Zanardelli, rinascono su iniziativa del movimento socialista leghe di resistenza e cooperative di lavoro-consumo (segretario della cooperazione, per tutta la Lanterna, è Luigi Murialdi). Il contratto dei dodici mesi , 31 marzo 1902-30 giugno 1903, sancisce il riconoscimento delle organizzazioni sinda­cali riformiste e tariffe salariali dettagliate (risale al 1892 una prima paga giornaliera non inferiore a lire quattro e non superiore a lire cinque).
20) Cr. Archivio Istituto socialista ligure di studi storici, Genova, Carteggio Giu­seppe Canepa-Luigi Murialdi 1893-1903, fotocopia lettera di Murialdi a Canepa, proba­bilmente anno 1896, spedita da Vesime (Asti). Sono venticinque lettere disposte nei limiti del possibile in ordine cronologico da Vito Malcangi.