Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <509>
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Il porto di Genova in età giolittiana 509
galletto rosso: il taglio delle viti, l'incendio dei pagliai e delle messi, la non mungitura e il non governo del bestiame. La formula dell'arbi­trato (e, come esperimento preparatorio, l'estensione dei collegi dei pro­biviri anche nelle campagne) auspica Francesco Ciccotti perché è legit­timo l'interesse sociale allo sviluppo della produzione, alla moltiplicazione della ricchezza, al perfezionamento delle nostre intraprese produttive.29) Posizione non distante da F. S. Nitri.
Murialdi tenta di non restar imbrigliato nelle secche della linea d'ombra illustrata da Joseph Conrad. La marineria è curiosità di cono­scenza. Murialdi, modellandosi suH'illummista dottor Livesey di R.L. Ste­venson, s'imbarca nel viaggio dell'intelligenza e della ragione sperimen­tale . I moli vedono sbarcare merci ed uomini d'altri paesi, notizie, più perfezionate carte nautiche. La siepe della casa colonica spesso pre­clude, già sul piano psicologico, l'orizzonte. Al di là delle banchine Luigi Murialdi e Giovanni Montemartini cercano di guidare il vascello del Con­siglio superiore del lavoro.30) Troppo tardi Giuseppe Canepa dopo aver favorito, nel 1910, la nascita della prima anuninistrazione comunale di blocco popolare a Genova prende coscienza che le motivazioni poli­tiche di Murialdi (insieme a Gian Enrico Massone e Domenico Basso) non sono disslmili da quelle che spingeranno il deputato di Diano Ma­rina all'albergo Scudo di Francia di Reggio Emilia, al Partito socialista riformista italiano.
Porre le basi dell'istituto della conciliazione e dell'arbitrato, per diri­mere controversie individuali e collettive, sostiene il prof. Giuseppe Mes­sina (relatore designato dall'ori. Francesco Cocco Ortu, ministro di Agri­coltura, Industria e Commercio) nel corso della seduta antimeridiana del 17 giugno 1907, in sede di Consiglio superiore del lavoro. Conciliazione ed arbitrato con intenti e finalità di pacificazione delle lotte sociali, per troncare, impedire, evitare, moti impulsivi e agitazioni inconsulte. E se l'evoluzione e la specializzazione industriale sconsigliano di dettare norme regolatrici del contratto di lavoro, tuttavia non sconsigliano dal tradurre alcune delle sue parti in leggi speciali, le quali possono avere efficacia ed effetti generali (così, sulla via delle riforme, il breve intervento del ministro).
Nel suo vero valore, il regolamento legislativo dei concordati di tariffe dichiara Giuseppe Messina è un metodo di contrattazione collettiva e la sua regolamentazione non presuppone, necessariamente, an-
29) Cfr. F. Occorri, La psicologia dello sciopero agrario, in Nuova Antologia, 1 giugno 1908, fase. 875, pp. 512-521, e V. EVANGELISTI - S. SECHI, // galletto rosso. Precariato e conflitto di classe in Emilia Romagna 1880-1980, Venezia, Marsilio, 1982.
3) Cfr. G. BARBA LACE, Classi lavoratrici ed imprenditori attraverso i saggi di storia presenti nella Biblioteca del Ministero di agricoltura, industria e commercio 1900-1914, in AA.VV., Cultura e lavoro nell'età giolittiana, Napoli, Ed. Guida, 1989, pp. 119-158.