Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <510>
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Giuseppe Barbalace
che quella del contratto di lavoro e non ostacola, ma prepara, una più matura elaborazione di quest'ultimo . Il concordato di tariffa è un contributo al movimento spontaneo dei rapporti di lavoro verso una mi­gliore orientazione. E se, rispetto all'applicazione del contratto di lavoro, si può agitare il principio intervenzionista o quello liberista, non v'è ragione di fare una stessa questione quando si tratta del contratto di tariffa facoltativa. Dopo aver citato Industriai Democracy di Webb, il prof. Messina fa proprie le parole di Lotmar: I concordati di tariffe meritano la costante attenzione del legislatore perché essi agiscono come pionieri delle sue riforme .31)
Nella parte finale della relazione Murialdi Sulla personalità giuridica delle associazioni professionali e sui contratti collettivi di lavoro, si riba­disce: crediamo sia necessario non seguire le norme ordinarie di diritto, ma accettare quelle forme arbitrali che possono essere stipulate nei con­tratti e nei concordati e, in assenza di ogni indicazione speciale, rimet­tere la soluzione al giudizio dei probiviri, da riformarsi per legge, secondo le proposte già elaborate dal Consiglio superiore del lavoro. In chiusura, Murialdi insiste, ancora una volta, su l'importanza e l'urgenza di queste riforme dalle quali, in gran parte, dipende l'avvenire economico della patria nostra .
Il 29 gennaio 1907, in seconda pagina, senza firma, VAvanti! titola: Un pericolo pei sindacati. La proposta Murialdi per il riconoscimento giuridico facoltativo delle organizzazioni operaie . D'altro canto, la Confe­derazione del lavoro (pubblicazione settimanale della OGdL), 7 febbraio 1907, usa tinte più cupe e, in prima pagina, spara: 0 registrazione... o carabinieri! A proposito del progetto sul riconoscimento giuridico delle associazioni. Sembrerebbe commenta, in una breve nota. Critica So­ciale del 1 marzo 1907 la politica del rifiuto , la tendenza a dichia­rare la questione prematura: Il che è un modo comodo di eluderla. Rinviare, in casi simili, significa rifiutare. In fondo, è tattica e politica molto borghese. E il problema resta insoluto . Già in tale fase scatta l'isolamento verso Murialdi, riformista eretico. Tragico il pressappochismo di Avanti! e Confederazione del lavoro.
In generale, la stessa stampa socialista riformista (tranne le rifles­sioni di Critica Sociale) e l'organo della CGdL dimenticano un presup­posto essenziale: il progetto Murialdi riflette le considerazioni complessive dell'opposita commissione del Consiglio superiore del lavoro formata da Pisa, Capellani, Callegari, Mafiì, Murialdi, Reina.
31) Cfr. Ministero di agricoltura, industria e commercio, Ufficio del lavoro, Atti del Consiglio superiore del lavoro, giugno 1907, sessione IX, op. cit., seduta antimeri­diana 17 giugno 1907, intervento del ministro on. Francesco Cocco Orlu, p. 7, e rela­zione del prof. Giuseppe Messina ( Per il regolamento legislativo dei concordati di tariffe), pp. 143-148.
32) cfr. ivi, p. 178, relazione Murialdi, seduta antimeridiana 20 giugno 1907,