Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <516>
immagine non disponibile

516 Giuseppe Barbalace
lavoro di Einaudi, in particolare lo sciopero di Genova del 1900, n.d.r.) tra gli operai di carbone ed i negozianti di Genova per difendere gli interessi degli operai. I periodi della vita de II Lavoro si possono divi­dere in: 1) le leghe dal 1903 al 1907; 2) cooperativa sbarco ed imbarco dal 1907 al novembre 1908; 3) dissidio tra i soci della cooperativa sbarco-imbarco dal novembre 1908 a tutt'oggi. Primo periodo:
L'avvocato Luigi Murialdi, per primo, si interessò delle varie questioni attinenti le organizzazioni operaie genovesi fin dalla fondazione del giornale // Lavoro e chiamò il Canepa a Genova come direttore. Appena consumate cin­quantamila, date dalle organizzazioni operaie a II Lavoro, all'inizio della sua vita, escogitò un mezzo per provvedere ai bisogni del giornale col creare, all'Al­leanza cooperativa ligure Avanti!, una Cassa depositi e mutui, la quale riceveva, in deposito, i denari delle organizzazioni del Genovesato e, specialmente, delle leghe e compagnie dei carboni. La Cassa, quindi, faceva dei mutui dei quali usufruiva anche II Lavoro per la sua esistenza. Non appena il Murialdi ottenne la costituzione legale della Cooperativa sbarco ed imbarco, volle provvedere, in modo stabile, alla vita del giornale di guisa che questo non fosse più mantenuto su falcidie volontarie di salari, ma sugli utili effettivi delle associazioni operaie (vedi deposizioni Murialdi, Massone Gian Enrico, Leone Ricciotti ed altri) .
Secondo periodo:
Nell'assemblea generale straordinaria di IIa convocazione, in data 11 no­vembre 1906, tenuta al Politeama di Sampierdarena dai soci della Cooperativa sbarco ed imbarco carboni, alla presenza di seicento soci, veniva approvato, al-runanimità, l'art. 7 con il quale si costituiva un fondo, fissato preventivamente: P8 degli introiti della Cooperativa, per tutte le operazioni eseguite dai gruppi, al fine di sopperire alle spese generali e comuni a tutti i gruppi e anche come sussidio a 11 Lavoro, Nella stessa assemblea, poi, veniva pure approvato, all'una­nimità, di dare a // Lavoro un sussidio annuale dalle trenta alle quaranta mila lire sulla somma di 400.000 lire a cui era stata preventivata la ritenuta dell'8 sull'incasso annuale della Cooperativa di cinque milioni di lire. Successivamente, il consiglio di amministrazione della Cooperativa, nella seduta del 28 dicembre 1906, fissò in lire trenta mila il sussidio a // Lavoro e lire seimila alla Camera del lavoro, dandosi atto che tale sussidio era un dovere da parte dei lavoratori verso un giornale che aveva difeso i loro interessi. Vi era, però, il passato, costituito dai mutui dati dall'Alleanza cooperativa ligure Avanti! a // Lavoro per la sua esistenza, conglobati in una somma di lire 185.000 e il Murialdi volle anche provvedere a ciò facendo in modo che lire quarantamila fossero assunte come debito dall'Alleanza cooperativa ligure Avanti! e le rimanenti lire 145.000 dalle tre cooperative (sbarco-imbarco, Alleanza cooperativa ligure Avanti! e Case popolari) firmandosi, da queste, effetti cambiari di pari somma, scontate presso l'Istituto di credito delle cooperative, restando, così, per opinione di alcuni testi­moni, le tre cooperative proprietarie de // Lavoro, Il presidente della cooperativa sbarco-imbarco, Giacomo firuzzone, è incaricato della firma dei mandati [...]. Tutti gli operai sapevano dei sussidi dati a II Lavoro perché se ne discuteva non solo nelle assemblee, ma, perfino, nelle calate.