Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <517>
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// porto di Genova in età giolittiana = 517
Terzo periodo:
Nel novembre 1908 il gruppo facchini della cooperativa sbarco-imbarco pro­pose di togliere il sussidio a II Lavoro e, prevalendosi del numero, impose tale cessazione per quanto il gruppo scaricatori si opponesse allegando che il sussidio doveva essere tolto dall'assemblea generale che l'aveva dato. Però, quest'ultimi, continuarono, per conto loro, a sussidiare II Lavoro nella misura di lire mille mensili dal 22 dicembre 1908 [...]. Puossi affermare, alla stregua di sicuri ed irrefutabili elementi di prova, desunti dagli stessi verbali dell'assemblea generale e dal consiglio di amministrazione ed anche dalle deposizioni dei testimoni di difesa, Murialdi e Bruzzone, che il sussidio a // Lavoro fu dato regolarmente, scienti e coscienti tutti gli operai della cooperativa per volontà della grande mag­gioranza di essi .
La sentenza del Tribunale civile e penale di Genova, 3 agosto 1909, spiega il ruolo di Luigi Murialdi anche rispetto alle aspre polemiche scop­piate alla vigilia delle amministrative parziali dell'8 luglio 1906. Ci si rife­risce scrive l'Avanti! alla potente società di costruzioni Aedes, alla cui testa è in conte Raggio, e al piano regolatore per San Martino d'Albaro. Le amministrative dell'8 luglio 1906 vedono i partiti popolari conquistare dodici seggi su venti.
L'avvocato Murialdi ebbe a contrarre mutui per conto delle organiz­zazioni operaie seguendo il sistema, quando trattava coi capitalisti, di trarre vantaggio non soltanto direttamente dai contratti che stipulava, nel­l'interesse delle organizzazioni (così, alla lettera, nella sentenza, n.d.r.), ma, anche indirettamente, chiedendo cioè mutui a favore delle organizza­zioni stesse . Ed ancora il Tribunale: I due mutui più importanti fu­rono quelli con la Società Carbonifera e l'Aedes. La Carbonifera, che fa­ceva capo a Carlo Raggio, nel 1906 aveva necessità di appaltare lo sbarco del carbone in porto e l'aw. Murialdi, sapendo che tale appalto non poteva essere assunto che dalla cooperativa sbarco-imbarco, avvalendosi delle condizioni favorevoli in cui gli operai trovavansi, entrò in trattative col Raggio chiedendo un mutuo di lire 250.000. Concluso, così, il mutuo, la cooperativa fu in grado di offrire, al Consorzio del porto, la cauzione di pari somma e ritrarre, poi, quegli ingenti guadagni dai lavori com­piuti che, nell'agosto 1908, ascesero a ben sette milioni. Nel 1906, lo stesso aw. Murialdi, consigliato dal prof. Masini (è il medico Giulio Masini, deputato socialista, nxi.r.), previa autorizzazione dei capi delle organizza­zioni, entrò in trattative con la Società edilizia Aedes per l'acquisto di certe aree, da parte della Cooperativa case popolari, che dovevano ser­vire alla costruzione di un quartiere di case popolari, trattative che, in seguito, misero capo alla vendita, fatta dalla Aedes, delle aree di Ore-gin a a prezzo convenientissimo .
In quel tempo continua la sentenza l'Aedes patrocinava un proprio piano regolatore, nella regione di Albaro. in confronto con un altro progetto municipale sostenuto dall'amministrazione comunale Cerniti allora al potere. La Aedes, avendo bisogno di conquistare il favore del pubblico, entrò volentieri in trattative col Murialdi quale rappresentante delle organizzazioni operaie. Mentre pendevano le trattative, l'aw. Murialdi, seguendo sempre la sua linea di condotta