Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno
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1993
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pagina
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521
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Il porto di Genova in età giolittiana 521.
tratto ironico di Policarpo De Tappetti, scrivano ministeriale, prima però che d ceti medi impiegatizi si mobilitino a favore dei blocchi popolari. Bianchi, dopo circa un anno di permanenza a Genova, passa, brevemente, a Savona; poi, rincorre galletti rossi , scorciatoie e miracoli, per tutt'Italia, con l' azione diretta e il finale approdo alla marcia su Roma. Diverso iter e spessore politico per Enrico Mastracchi che Bertesi avrà avversario alla CdL di Carpi.43) Bianchi scarso anche in questioni tecniche si concede licenza d'irridere il contrattualista Murialdi e ring. Carlo Canepa (è auspicabile, invece, uno studio approfondito delle competenze professionali dell'ufficio tecnico del Consorzio portuale genovese). Forse Bianchi si reputa erede della Collezione Custodi, compendio della letteratura economica italiana dalla fine del Cinquecento alla fine del Settecento (poi ripreso ed allargato, con appendici, da Giuseppe Pecchio).
Circa eventuali partecipazioni governative, il congresso socialista regionale di Genova, 24-25 maggio 1906, approva un o.d.g. intransigente e sembra del tutto disinteressato a quanto avviene nella vicina Francia: qui le elezioni politiche generali riconfermano l'alleanza dei gruppi affini , il blocco delle frazioni democratiche che sostengono il socialista Alexandre Millerand. La riuscita delle riforme essenziali è il traguardo principe che accompagna l'intervista, in prima pagina, dell'ovanti/ 28 maggio 1906, al deputato Morlot, direttore del quotidiano radicale Le Soir e relatore della giunta di bilancio del parlamento francese. Morlot dichiara: bisognerà, certamente, operare trasformazioni profonde nel nostro sistema finanziario; quindi, la riforma fiscale. Sì, questa benedetta imposta progressiva che ripartisca, più equamente, fra i cittadini, i carichi dell'imposta ed imponga, nello stesso tempo, alle classi ricche il contributo di solidarietà per l'assicurazione delle classi povere, sarà, senza dubbio, la realtà del domani . L'attenzione dell' Avanti! a Millerand (eppure, al VI congresso nazionale socialista del settembre 1900, Modigliani critica Bissolati per il contegno troppo blando ed adesivo verso Alexandre Millerand) si scontra con i durissimi titoli che il quotidiano socialista dedica al ritorno di Giolitti, capo di una ipotetica Sinistra liberale per isolare il centro sonniniano e l'Estrema Sinistra. Giolitti ritorna col bagaglio del suo passato e le miserie del suo presente . E, dietro, una laida organizzazione affaristica, ostacolo immondo da superare . Giolitti simboleggiò, nell'Italia nuova, non una classe borghese, sanamente produttrice, ma un vespaio di clientele sguinzagliate all'erosione del patrimonio pubblico . E il 30 maggio 1906: Giolitti ha composto la sua compagnia di ventura . E il 2 giugno: Contro la frode del governo Giolitti.
In siffatto clima ci sì avvia alle amministrative parziali di Genova, luglio 1906, che vedono la presenza della lista di unione popolare formata dalla vecchia CdL, -repubblicani, radicali e socialisti riformisti costi-
43) cfr. M. PECORARO, // socialismo carpivano nelle pagine di Luce , Mantova, Ed. G.L. Arcari, 1983.