Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <530>
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530 Giuseppe Barbatace
pronti atti amministrativi Vintera gestione fu continuata sotto la diretta sorveglianza del Consorzio.51)
Figure sociali .più. specialistiche (pur con ritardi tipici della realtà industriale della Penisola il capitale monopolistico sprigiona mo­difiche tra gli addetti alla produzione) s'avanzano tra le banchine: metal­lurgici e aggiustatori meccanici, coloritori e verniciatori, demolitori di navi e picchettini . Nel 1908, i lavoratori dello scalo marittimo geno­vese non ancora organizzati in leghe ammontano al 28,35 e, nel 1909, al 27,99.
In corso di svolgimento, dichiara la statistica consortile del 1909, l'im­pianto dei primi quattro carrelli elettrici, trasbordatoli di vagoni, dai bi­nari di calata ai binari di servizio sul Ponte Caracciolo. La rete ferrata portuale giunge, 31 dicembre 1910, a lem. 63 circa. Inoltre: 13 nuovi ele­vatori elettrici per il carbone, ampliamento della centrale elettrica con­sortile, 12 arganelli elettrici all'Assereto e al Caracciolo, potenziamento della centrale elettrica consortile alla Chiapperà, acquisto da 6 gru elettriche al Passo Nuovo. Si riconosce la necessità di un' opera sistematica, perseve­rante, coraggiosa per rispondere alla lotta di concorrenza mondiale .
Nel 1912, presentando a F.S. Nitri, ministro di agricoltura, industria e commercio, la quinta serie degli Annali di Statistica, Giovanni Monte-martini dedica un paragrafo alla domanda di lavoro nei porti di Ge­nova, 1908, Venezia e Londra, 1910. La metodologia applicata è quella delle curve tecniche e delle curve economiche di occupazione industriale. In bibliografia Montemartini cita Arthur L. Bowley, Norman B. Dearle, S.J. Chapman, H.M. Hallsworth, W.H. Beveridge.)
Cosa viene recepito, da Lodovico Calda, Giuseppe Canepa, Pietro Chiesa, in merito agli studi dell'Ufficio e del Consiglio superiore del lavoro? Cos'è, per il riformista Canepa, un contratto-tipo ? E il mer­cato ? E il marginalismo economico ? Una cultura riformista, di re­spiro europeo, naufraga a Genova in età giolittiana. Il commercio delle ex-città anseatiche, Amburgo e Rotterdam, ritorna all'antico splendore. Murialdi tenta un esperimento oltre il marxismo democratico di Tu­rati, i funambolismi di Morgari e Modigliani, le novene di Lerda e Laz­zari dentro la soffitta (Turati non partecipa alla liturgia e, tuttavia, resta innanzi la porta in raccoglimento).
Se i lavoratori del porto hanno ottenuto condizioni di lavoro buone e abbastanza civili, tutti gli altri dannati a passar la vita in uno sta­bilimento sono oppressi come cinquantanni fa: il settimanale Eva, giornale di propaganda socialista fra le donne , fondato da Rina Melli, con direzione a Genova, in Via Fereggiano n. 60, denuncia i reclusori
51) Cfr. Consorzio autonomo del porto di Genova, Esposizione statistica del­l'anno 1909, Genova, Stab. tip. Papini, 1911, p. 53.
52) cfr. G. MONTEMARTINI, Le curve tecniche di occupazione industriale, in An­nali di statistica, Roma, Tip. nazionale G. Bertero, 1912 (Direzione generale della statistica e del lavoro, serie V, voi. 1).